Route a vela in Istria, l’esperienza del clan Malatesta Novello – Cesena 3

Quest’anno la scelta della route estiva del clan Malatesta Novello, Gruppo Cesena 3, è stata a dir poco originale. Scelta che pur sembrando normale per un gruppo che ha una lunga tradizione nautica, non era mai stata fatta prima.

I ragazzi (quelli del noviziato in realtà – integrato nel clan a primavera) all’inizio dell’anno hanno infatti espresso il desiderio di fare una route in barca a vela (con imbarcazione tipo derive – quelle cioè che utilizziamo per le attività del reparto). La proposta è stata dettata probabilmente da un entusiasmo residuo dalle attività del reparto o forse condizionata dalla “paura” da parte di qualcuno, di dover affrontare la fatica della route in montagna – aspetto subito smentito dopo il primo giorno di navigazione in cui siamo stati in barca quasi 6 ore.

Partendo dal presupposto che avremmo potuto farla solo a metà agosto, ragionando su come e dove svolgerla, si è pensato che tenuto conto delle coste a noi vicine, sicuramente sovraffollate in quel periodo, forse sarebbe stato molto più interessante spostarci dall’altra parte dell’adriatico. Sono così iniziate due attività principali, la prima per rintracciare sul posto le imbarcazioni di cui avremmo avuto bisogno e la seconda per programmare vari autofinanziamenti che potessero consentirci di affrontare una spesa sicuramente elevata.

Dopo aver “scandagliato” tutta la costa croata contattando circoli velici e scuole di vela, l’unica disponibilità trovata per tipologia e numero di barche adeguate è stata a Pola. Da qui poi le prime ipotesi di rotta, ferma la decisione di voler svolgere una route itinerante prevedendo quindi la sosta ogni giorno in un posto diverso.

Due le rotte ipotizzate, una partendo da Pola in direzione nord (verso Rovigno) seguendo una costa però molto turistica, e un’altra che, una volta doppiata la punta dell’Istria, avrebbe previsto di costeggiare il lato est della penisola sicuramente meno turistico e naturalistico. La scelta è chiaramente caduta sulla seconda rotta. Insieme alla referente del circolo che ci ha noleggiato le barche, solo il giorno prima di metterci in mare (in base alle condizioni meteo), abbiamo pianificato le soste lungo la costa.

Il tema della route è stato per forza di cose legato all’acqua, sotto svarianti punti di vista, come elemento su cui ci si muove (arrivare al posto in cui accamparsi dal mare è stato sicuramente molto emozionante e originale), come fonte di sopravvivenza (in tutti i posti dove siamo arrivati non era presente alcun punto di approvvigionamento idrico: fare tesoro delle scorte portate sulla barca, ha creato in tutti noi consapevolezza dell’importanza di preservarla), infine come elemento che ricorre tante volte nel Vangelo, proprio della vita quotidiana.

Tutto questo, unito al vivere insieme ogni giorno per sette giorni, condividendo la fatica dello stare in una barca di poco meno di 5 metri di lunghezza e 2 di larghezza per svariate ore con le sacche contenenti quello che di solito sta nello zaino, cambiando equipaggio ogni giorno, condividendo i momenti di tensione e quelli di calma, affrontando insieme le difficoltà dovute agli imprevisti, ha contribuito a creare legami sempre più stretti tra i componenti della comunità del clan.

La route in numeri:

  • 20 partecipanti (16 R/S e 4 capi),
  • 5 giorni di navigazione
  • 72 miglia nautiche percorse
  • 24h45′ tempo di navigazione totale

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