Scout e terremoto: diario del 1 giugno

TERREMOTO: DIARIO 1 GIUGNO 2012
(a cura dell’inc. Comunicazione Agesci Emilia Romagna)

Le scosse continuano, la paura cresce nelle zone già duramente colpite, ma non solo in quelle.
È questo un tempo strano, di attesa, in cui si riconsiderano le cose importanti della vita.
Gli scout in questi giorni stanno avendo un’enorme visibilità. Moltissimi siti riprendono contenuti del nostro diario e parlano di noi. Fra i vari vi segnalo questi:
http://www.vita.it/news/view/120736
http://www.giornalettismo.com/archives/338186/terremoto-emilia-volontari/

Di continuo veniamo anche contattati da giornalisti e troupe televisive e noi cerchiamo di fare del nostro meglio per raccontare.
Nei giorni scorsi abbiamo accompagnato una troupe di GT ragazzi. I due filmati usciti su rai gulp che parlano anche di noi sono visibili su www.gtragazzi.rai.it/ (puntate: del 28/05/12 e del 01/06/12 – in tv oggi alle 16.30)
Ieri una troupe del TG 5 ha intervistato Davide Licata mentre caricava materiale in un magazzino della Protezione civile e altri capi nei campi. Sui giornali locali usciamo spessissimo.

Rispetto a tanta visibilità mi viene da pensare come veramente si tenda a parlare di noi solo in occasioni straordinarie e per situazioni eclatanti. Mediaticamente funziona bene lo stereotipo dello scout che aiuta gli altri (il terremotato di oggi e la vecchietta di allora).

Ci fanno sentire “eroi” ed è questa una posizione in cui non ci sentiamo a nostro agio. La straordinarietà dell’agire odierno è semplicemente il riflesso del nostro impegno quotidiano nei luoghi di lavoro, in famiglia nella società in genere. Penso quindi  a come sarebbe importante invece riconoscere l’impegno delle migliaia di ragazzi e capi giovani dell’associazione che ogni settimana, senza i riflettori, decidono di dedicare molto del loro tempo libero per l’educazione dei più piccoli e per la costruzione “dal basso” di un mondo migliore. Forse, se vogliamo degli eroi, faremmo bene a cercarli fra questi. Oggi, nelle zone del terremoto,  facciamo del nostro meglio per rispondere alle situazioni di bisogno, come dovrebbe fare un qualunque buon cittadino e cristiano.

Ieri sera abbiamo avuto una lunga riunione di Comitato regionale ed è stata questa l’occasione per aggiornarci e allinearci sulle procedure da attuare, oltre che sforzarci a immaginare il dopo. È chiaro che molti gruppi della regione sono stati travolti in prima persona e hanno le sedi e parrocchie inagibili, hanno perso il materiale, non sanno come fare (e se fare) le vacanze di branco, campi estivi e route quest’estate. Decideremo con il Consiglio regionale azioni concrete a supporto.

DALLA ZONA DI REGGIO

Il gruppo di Scandiano, si è attivato nell’emergenza seguita alla scossa di martedì, che ha causato nella provincia di Reggio 550 sfollati nel comune di Reggiolo e circa100 inquello di Rolo, portando temporaneamente le proprie tende di reparto e di gruppo per ospitare subito i senzatetto e dando una mano ad allestire il campo, in collaborazione con il gruppo di Guastalla, che, instancabile, si è recato sul posto dopo la prima scossa ed è rimasto là fino a notte inoltrata.

Dopo questa prima fase di emergenza abbiamo accolto come gruppo la richiesta del Comune di Scandiano, che ha deciso di allestire un punto raccolta di generi di prima necessità da destinare alle popolazioni terremotate. In questi giorni si erano susseguite le richieste, fatte anche a noi come gruppo, di informazioni su come e dove poter dare una mano. Il servizio di raccolta è stato allestito presso il magazzino comunale, in via F.lli Setti a Scandiano tutti i giorni esclusa la domenica dalle 8 alle 13. La coca e il clan si occuperanno di tenere aperto il punto di raccolta e di stoccare il materiale in arrivo.

Ogni due giorni un camion trasporterà i generi verso Reggio, presso la sede della Protezione Civile provinciale.

Poco fa si è conclusa la prima giornata di apertura: l’afflusso non è stato oceanico, ma ce lo aspettavamo, considerando che il servizio è stato deciso ed organizzato solo ieri. Stiamo diffondendo la voce, e speriamo che nei prossimi giorni la notizia si sparga ulteriormente in modo da poter dare a chi lo ha chiesto la possibilità di dare un contributo. La cosa che ha colpito maggiormente è stata la generosità di chi ha donato: le persone venute, per quanto non numerosissime, hanno portato ciascuna enormi quantità di cibo e altri generi. (Serena, Scandiano 1)

DALLA ZONA DI CARPI
La situazione nella Zona di Carpi è peggiorata con il sisma dello scorso 29 maggio. I gruppi della Zona sono impegnati a dare prima assistenza alla popolazione, parallelamente a quanto già si stava facendo per dare supporto alle popolazioni già colpite dal sisma del 20 maggio. In particolare il gruppo Rovereto 1 si è trovato, assieme alle persone della parrocchia, a dare assistenza alle centinaia di persone rimaste senza casa dopo le scosse di martedì. A Carpi alcuni gruppi si sono attivati per accogliere nelle parrocchie le persone sfollate e per aiutare per quanto possibile lo stesso gruppo di Rovereto. Anche a Rolo il gruppo scout si è trovato a dare prima assistenza ai concittadini. Tutto questo in aggiunta alle situazioni già critiche di Mirandola e Medolla e peggiorata dalle nuove scosse. Questi tempi ci chiamano a essere uniti, a darci da fare secondo le nostre competenze e il nostro cuore per aiutare chi ha bisogno. Questo è avvenuto, sta avvenendo e continua ad essere testimonianza concreta del nostro essere. (Federico e Carlotta, resp. Zona Carpi)

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