Fino al 21 novembre nella Biblioteca d’Arte di San Giorgio in Poggiale a Bologna, è visitabile a ingresso libero la mostra fotografica “Gli uomini che piantavano alberi”, dedicata alla trasformazione del paesaggio dell’Appennino, organizzata dal Comando Regione Carabinieri Forestale Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Agricoltura, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e il supporto di Genus Bononiae, per celebrare i 200 anni del Corpo Forestale dello Stato.
L’esposizione “Gli uomini che piantavano alberi”, curata da Pierangelo Bellettini e Aldo Terzi, prendendo spunto dal racconto dello scrittore francese Jean Giono, che nel libro “L’uomo che piantava alberi” narra la storia d’invenzione del pastore Elzéard Bouffier capace, con la sola forza del suo impegno, di riforestare da solo un’arida vallata ai piedi delle Alpi francesi, presenta l’immane progetto di forestazione, sistemazione idrogeologica dei bacini montani dei nostri Appennini, lavoro di bonifica della pianura e delle coste, portato avanti dai Forestali dal 1822 al 2022.
Per i Gruppi scout sono previste delle visite guidate su prenotazione telefonando al numero 051.5274317
Partendo dalla storia dell’Amministrazione forestale che ha interessato il territorio italiano a partire dall’inizio dell’Ottocento, in particolare quello dell’Emilia-Romagna, la mostra affronta temi quali la trasformazione del paesaggio, la vita e il lavoro delle popolazioni dell’Appennino, i progetti di sistemazione idraulico-forestali, la biodiversità, l’educazione e la cultura forestale, con immagini fotografiche, documenti, disegni, progetti e oggetti che ripercorrono le attività svolte dall’Amministrazione Forestale dalla sua nascita a oggi.
Il materiale presentato, in gran parte di tipo fotografico, proviene sia dagli archivi storici del Corpo Forestale dello Stato, che dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, conservate presso la Biblioteca d’Arte di San Giorgio in Poggiale.
Durante il periodo di apertura della mostra i Carabinieri Forestali insieme agli esperti del CAI (Club Alpino Italiano) organizzeranno i cammini: escursioni in ambienti forestali ricchi di storia e di valori ambientali. Gruppi di una trentina di persone verranno accompagnati lungo sentieri, all’interno di boschi e in luoghi che sono stati trasformati dai lavori di rimboschimento negli anni dal 1930 al 1970.
Accompagnano la mostra alcune “conferenze”, i dialoghi, con scrittori, scienziati, artisti e studiosi sulle tematiche che sono al centro della mostra: lo studio, la contemplazione e il racconto della Natura e delle emozioni che suscita. Il Paesaggio come sintesi delle forze della Natura e dell’attività antropica: Appennino Paesaggio Infinito.
Info su cammini e dialoghi nel programma completo della mostra
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