Sono passati quasi 100 anni, 98 per la precisione, dalla morte di don Giovanni Minzoni. Sacerdote romagnolo e arciprete di Argenta, barbaramente assassinato a colpi di bastone, dagli squadristi fascisti la sera del 23 agosto 1923. Tra le tante colpe di don Minzoni anche l’avere fortemente voluto aprire un reparto di esploratori dell’ASCI, l’allora Associazione Scout Cattolici Italiani, nel suo paese.
Don Giovanni Minzoni nasce a Ravenna in una famiglia piccolo borghese. A 24 anni è ordinato sacerdote e subito dopo è cappellano ad Argenta. Studia a Bergamo e nel 1916 è chiamato alle armi. È medaglia d’argento al valore militare durante il periodo da cappellano nel corso della prima guerra mondiale. Torna infine ad Argenta come parroco e dedica tutto se stesso ai propri compaesani e soprattutto ai giovani.
“Fu il suo fascino spirituale, esercitato sulla popolazione, sulle forze del lavoro e in particolare sui giovani, a provocare l’aggressione, si volle stroncare soprattutto la sua azione educativa diretta a formare la gioventù per prepararla nel contempo a una solida vita cristiana e a un conseguente impiego per la trasformazione della società. Per questo gli Esploratori Cattolici sono a lui debitori”. Così scrive Papa Giovanni Paolo II in una lettera all’Arcivescovo di Ravenna in occasione del 60º della morte di don Minzoni.
Don Minzoni è un grande esempio, un testimone coraggioso della passione e dell’impegno per gli altri. Anima e corpo, spirito e azione, dedicate alla formazione delle giovani coscienze. La sua intelligenza e la sua forza ci ricordano che i diritti, duramente conquistati, non sono elementi immutabili del paesaggio ma qualcosa di cui dobbiamo prenderci cura e su cui vigilare.
Oggi come allora. Dobbiamo tanto a don Minzoni, e con lo scautismo vogliamo continuare sulle sue orme: contribuire alla crescita dei ragazzi come persone libere, significative e felici. Così vorremmo gli uomini e le donne di domani.
Alla Santa messa, celebrata il 23 agosto scorso, presieduta dall’Arcivescovo di Ravenna-Cervia nel Duomo di Argenta, è seguita la commemorazione, alla presenza del Sindaco di Argenta, sul luogo del martirio, dove scout AGESCI, CNGEI e MASCI hanno posizionato una corona sotto la targa dedicata a don Minzoni.
Denis Ferraretti, Francesca Ferretti e don Francesco Viali
Responsabili e Assistente Ecclesiastico della Zona AGESCI di Ferrara
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