Scout e terremoto: diario del 29 luglio

TERREMOTO: DIARIO 29 luglio 2012
(a cura dell’inc. Comunicazione Agesci Emilia Romagna)

Di seguito il racconto dell’impegno degli scout del Veneto, condito con qualche aneddoto e “storia da tendopoli”.

AGESCI VENETO
Da alcune settimane il servizio dell’AGESCI Veneto è stato esteso a più fronti operativi: oltre ai compiti di segreteria e animazione al campo “Piscine” di San Felice sul Panaro svolti con continuità dal 24 maggio con 8 capi a settimana, capi ed R/S veneti sono impegnati a Finale Emilia nella gestione del magazzino, al Centro operativo comunale di Mirandola e nella tendopoli di Carpi. Hanno prestato servizio anche presso la Segreteria operativa emergenza dell’AGESCI a Finale Emilia e all’interno del Centro di coordinamento provinciale di Marzaglia.
In particolare a S. Felice la squadra segreteria si occupa di gestire gli ordini di approvvigionamento del campo, gestisce le richieste della popolazione, aggiorna i dati di presenza del campo, interfacciandosi verso il COC di S. Felice. La squadra di animazione organizza appuntamenti fissi (in alcuni pomeriggi della settimana) proponendo giochi strutturati (caccia al tesoro, giochi d’acqua, tornei) per i bimbi, e altri appuntamenti serali per gli adulti e anziani (tombolata, ecc), senza però escludere momenti di animazione “informale”, dedicandosi al dialogo con gli ospiti della tendopoli.
Al magazzino di Finale Emilia, le squadre venete lavorano fianco a fianco con i capi dell’Emilia Romagna, con cui c’è un’ottima collaborazione: poi alla sera tutti insieme al “Campo 6”, dove anche se stanchi c’è sempre la voglia per stare insieme e raccontarsi un po’ le esperienze.
Finora (al 21 luglio) sono stati 111 i volontari scout veneti impiegati nelle zone terremotate.
Dagli scenari operativi arrivano anche storie di vita vissuta a stretto contatto con le popolazioni colpite. Come quella dei bambini della tendopoli di San Felice, che durante i momenti di animazione gestiti dagli scout hanno stretto amicizie speciali. Marwa e Sara, che prima del terremoto non si conoscevano, sono diventate così amiche che ora si scambiano vestiti, oggetti, stanno insieme tutto il giorno. Sono le ragazzine più grandi del campo e spesso si offrono volontarie per aiutare la segreteria e la distribuzione dei beni settimanali. I ragazzi più grandi, Nassim, Yasser e Ayoub, organizzano anche la tombola, il karaoke e i tornei. Hanno imparato a gestire le attività così bene che insegnano agli scout come fare e dove trovare l’occorrente. Se responsabilizzati danno il meglio di sé e ci tengono molto ad essere riconosciuti nel loro ruolo di grandi. Poi c’è la storia commovente di Bigiul, che prima del terremoto gestiva il bar all’interno del centro polisportivo di San Felice. Ora il locale è inagibile e transennato, di là dal recinto del campo e Bigiul ha perso l’attività, oltre alla casa, anch’essa inagibile. Ma non si è dato per vinto e a qualche settimana di distanza dalla seconda scossa ha aperto un piccolo baracchino di fronte alla piscina. Non si è perso d’animo neppure di fronte ai grandi traguardi della vita e lo scorso weekend si è sposato con la sua compagna. Con lo sguardo un po’ triste racconta agli scout che non ha potuto portare la sua sposa in braccio sulla soglia di casa, come avrebbe voluto. “Due cuori e una tenda” è così diventato il suo motto: vivono nella tenda del loro giardino, poco lontano dal campo. Ora ha intenzione di rimettere la casa in sesto, perchè lui da San Felice non se ne vuole andare. Quanto tutto sarà finito ha detto di voler aspettare i nostri volontari per bere insieme un caffè o un cocktail special Bigiul.

Davide Marcuglia (Inc. Reg. PC Agesci Veneto)
Filippo De Gaspari (referente Comunicazione pattuglia PC Agesci Veneto)

 

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