TERREMOTO: DIARIO 2 LUGLIO 2012
(a cura dell’inc. Comunicazione Agesci Emilia Romagna)
Di seguito la riflessione di Sabrina, dopo una periodo di servizio a Finale Emilia, durante questa emergenza terremoto.
“Buttarsi consapevolmente, questo è il modo con cui mi sono avvicinata a questo servizio.
BUTTARSI, perché non sai come le tue mani e la tua testa potranno essere utili, a qualcosa serviranno!
CONSAPEVOLMENTE, ossia cercando di adattarsi alle situazioni e alle esigenze delle persone, mettendo in secondo piano i propri bisogni e paure.
La terza parola che mi viene in mente è INSIEME: insieme a capi che non conosci e incontri per la prima volta o che avevi già incrociato nelle attività “normali” dell’associazione, insieme anche ai capi della propria zona con i quali vivi gli eventi per ragazzi o gli incontri formativi, o, detto più banalmente, li vedi di sera…
E così riscopri cosa vuol dire servire insieme, trovare delle risposte ai problemi in tempi brevi, ma anche scambiarsi le proprie conoscenze di metodo o suggerirsi attività al tavolo della mensa o nelle chiacchiere serali.
E l’ultima parola che scelgo, tra le tante che mi girano in testa, è APERTURA: alle persone, al loro grazie mentre passi davanti alle loro tende, ai loro sorrisi o ai loro volti tesi, alle loro storie, a cui ci si deve accostare senza invadenza. E senza invadenza scambiare battute o fare domande. E poi si torna a casa e si prosegue la propria pista, certa che anche questa traccia sarà un dono per i lupetti che mi attendono alle prossime vacanze di branco.”
Sabrina Dre, Lugo 1, zona di Imola
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