Scout e terremoto: diario del 1 luglio

TERREMOTO: DIARIO 1 LUGLIO 2012
(a cura dell’inc. Comunicazione Agesci Emilia Romagna)

Di seguito la riflessione di Francesca, dopo una periodo di servizio a Finale Emilia, durante questa emergenza terremoto (la foto mi è venuta in versione finale europei che fra un po’ inizia).

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‘Vento dall’est’…non è l’inizio di Mary Poppins, ma è come mi sono sentita arrivando a Finale Emilia il 16 giugno mattina, dopo esser passata in auto dalla pianura romagnola a quella emiliana, ovvero da est a ovest della nostra regione, come un vento, attraverso paesaggi degni di quadri di Van Gogh.
Spesso mi son chiesta ‘cosa posso realmente fare io, così piccola e insignificante? Come posso essere utile?’ poi mi son detta, pregando Dio ‘Vado, sono uno strumento nelle Tue mani: veglia sul mio agire’. E così son partita sentendomi una marionetta mossa da fili invisibili che guidavano ogni singola azione delle mie mani che tagliavano cartone, aprivano scatole, spazzavano il pavimento, spostavano pacchi di acqua, guidavano il muletto, scrivevano al computer, sollevavano la cornetta del telefono. Ogni tanto alzavo lo sguardo e vedevo altri scout come me che erano arrivati lì spinti dalla stessa voglia di rendersi utili e aiutare gli altri in difficoltà. A poco a poco, in maniera quasi impercettibile, ognuno di noi iniziava a sentirsi parte di qualcosa di grande, di qualcosa di bello e unico e così ci siamo scoperti essere una piccola-grande famiglia di scout che lavoravano, mangiavano, ridevano, si scambiavano idee ed esperienze ma tutti insieme e spinti dalla stessa voglia di servire. Non ci conoscevamo da prima (a parte 2 ragazze della mia stessa zona) ma non aveva nessuna importanza: eravamo una piccola comunità che stava facendo strada e santificava le feste col servizio (si lavora anche la domenica).
All’ombra di un albero, probabilmente in cerca di un po’ di tregua dal caldo, ho incontrato una signora anziana in carrozzella: l’ho osservata un istante solo domandandomi ‘cosa posso fare o dirle?’ e subito le ho sorriso, spontaneamente, quasi senza rendermene conto e lei ha ricambiato il mio con un sorriso che le ha illuminato il volto e riacceso la speranza negli occhi.
Come Mary Poppins parte quando cambia il vento, così anch’io dall’ovest sono tornata a casa, verso est, stanca. In auto con me ho portato 2 amiche in più e lo zaino di chi è partito per dare e ritorna con un bagaglio pieno di lezioni imparate, esperienze vissute, chiacchiere, risate e…il sorriso della signora sotto l’albero.
Credo che Dio a volte si diverta ad intrecciare i destini delle persone e a osservare cosa succede.

Francesca Monti, Imola 3, zona di Imola

1 Reply to "Scout e terremoto: diario del 1 luglio"

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    LAURA 2 Luglio 2012 (8:39)

    Bellissime parole! Brava Francesca, il mondo ha bisogno di più persone come te.

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