La guerra, la violenza e l’ingiustizia hanno investito in modo orribile un altro pezzo di mondo, questa volta molto vicino a noi. Anche questa volta i governi democratici dell’Europa si sono lasciati prendere di sorpresa, non hanno saputo compiere un discernimento attento di ciò che si stava preparando, preoccupati per la situazione pandemica e di sostenere la ripresa economica.
Anche noi cittadini d’Europa siamo rimasti attoniti di fronte alla pervicacia di chi, con grande spregio dei diritti delle persone e del diritto internazionale, ha attaccato l’Ucraina seminando morte e distruzione, proponendo un’interpretazione dei fatti e della storia inaccettabile e rendendosi indisponibile a confrontarsi con qualsiasi tipo di dissenso, sia dentro il proprio paese che al di fuori di esso, anzi reagendo con ulteriori arresti e violenze.
In questa situazione terribile e inattesa, come educatori e come capi scout ci sentiamo responsabili di mantenere fede agli impegni assunti nel nostro Patto Associativo, non solo reagendo noi, ma anche impegnandoci a educare i ragazzi e le ragazze dei nostri Gruppi a essere operatori di pace in spirito di evangelica nonviolenza e a diventare cittadini attivi attraverso l’assunzione personale e comunitaria delle responsabilità anche in questa circostanza terribile.
In questa prospettiva il Consiglio regionale AGESCI dell’Emilia-Romagna, nella riunione del 12 marzo 2022, approva la proposta rivolta a tutti i Gruppi e a tutte le unità di aderire all’iniziativa “Tavoli di dialogo per la pace” promossa da una rete di associazioni italiane.
Già nel passato come Associazione abbiamo sostenuto iniziative e proposte di pace nate dalla gente, che scegliessero la via della resistenza nonviolenta attiva come risposta all’uso delle armi (Cfr. Adesione alla Proposta di pace per la Siria “Noi Siriani”; Racc. 28/2019 del CG 2019).
Anche oggi, in questa circostanza difficile e dolorosa, mentre come capi dell’AGESCI confermiamo la nostra disponibilità a collaborare con tutte le realtà dei nostri territori impegnate nell’accoglienza e nel sostegno di tutte le vittime della guerra, soprattutto dei bambini e dei ragazzi rifugiati, vogliamo farci promotori, in sinergia con le associazioni firmatarie dell’appello sopra citato, nel favorire nella nostre città, nei nostri paesi, nelle nostre parrocchie, la costituzione di tavoli di dialogo per la pace, che possano elaborare proposte concrete secondo la creatività e la fantasia di cui tutti, piccoli e grandi, siamo capaci.
Siamo infatti convinti che, mentre è evidente che l’uso delle armi non può provocare che morte e distruzione, l’impegno attivo per la pace e per il dialogo tra le persone può generare esperienze di vita inedite. Questa è la nonviolenza attiva che vogliamo porre in atto.
Il Consiglio regionale invita dunque tutte le comunità capi della Regione a trovare le vie possibili per proporre tavoli di dialogo per la pace nei territori in cui vivono e svolgono il loro servizio educativo, coinvolgendo i bambini, le bambine, i ragazzi, le ragazze e i giovani delle nostre unità in una bella esperienza di cittadinanza attiva, testimoniando insieme quanto è scritto nella nostra legge: “La guida e lo scout sono amici di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout”.
Leggi il testo completo del documento approvato dal Consiglio regionale.
Foto branco Wangunga, Gruppo Rimini 2
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