Palme o ulivi? 4 domande (e risposte) sulla domenica delle Palme

Perché si chiama domenica delle palme se per la festa utilizziamo i rami di ulivo?

Nel vangelo di Giovanni, si dice che quando Gesù entra a Gerusalemme, la folla “prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!” (Gv 12,13). Gli altri evangelisti, che raccontano lo stesso episodio, sono più vaghi e dicono genericamente che la gente tagliava rami dagli alberi (Matteo) o delle fronde tagliate dai campi (Marco) per metterli sulla strada al passaggio di Gesù. Questa indicazione di Giovanni deve essere piaciuta e si è trasferita al giorno in cui ricordiamo quanto è avvenuto a Gerusalemme.

Perché allora i rami d’ulivo?

Il ramo di ulivo nella Bibbia ha un significato molto importante. Nel racconto del diluvio, dopo che piovve per quaranta giorni e quaranta notti, Noè cercò di verificare la situazione dell’inondazione liberando degli uccelli; essi più volte ritornarono all’arca, fino a quando inviò una colomba che, la sera, tornò con una foglia di ulivo, segno che la vita stava rifiorendo sulla terra dopo la devastazione del diluvio (Gen 8,11).

Possiamo dire che l’ulivo è un simbolo?

L’ulivo, nella cultura mediterranea, è sempre stato considerato un albero prezioso, segno di vita e di benedizione. L’olio estratto dal frutto dell’ulivo, veniva utilizzato sia come nutrimento, che come farmaco e, mischiato al profumo, come unguento cosmetico. Essendo un albero sempreverde, l’ulivo è stato riconosciuto come il simbolo della vita eterna e un segno evidente della nostra fede nella risurrezione.

L’ulivo benedetto che si porta a casa porta fortuna?

No, l’ulivo benedetto non è un talismano porta fortuna, ma, come anche l’uovo benedetto, un segno della nostra fede pasquale nella vittoria della vita sulla morte. Portarlo nelle nostre case significa affermare che la nostra fede non può rimanere legata alle celebrazioni che viviamo in chiesa, ma che deve entrare nella nostra vita quotidiana per renderci testimoni del vangelo della risurrezione.

Per approfondire: Domenica delle Palme

don Andrea Turchini A.E. regionale e Rettore Seminario Regionale Flaminio

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