Ripartire dalla cenere

Apparentemente non c’è nulla di più morto, inutile e inerte della cenere!
Ma è davvero solo l’apparenza!

La funzione della cenere in antico era molto importante: essa era utilizzata come fertilizzante per il terreno, perché possiede molti minerali utili al terreno, “in particolare calcio, potassio, fosforo e magnesio con anche alcuni microelementi quali ad esempio zinco, rame e ferro”. Inoltre la cenere veniva utilizzata anche per confezionare in casa il sapone da bucato, mischiandola con acqua e olio di oliva, senza nessun altro prodotto chimico.

Un tempo, quando nelle case c’erano i camini o le stufe economiche, quando era normale fertilizzare gli orti con la cenere e utilizzarla per fare il sapone, ai cristiani non sembrava strano riceverla sulla testa il mercoledì delle ceneri per iniziare il cammino quaresimale.

In questo tempo speciale tutti abbiamo bisogno di un po’ di fertilizzante per portare frutto secondo il Vangelo. Tutti abbiamo bisogno di rendere ancora bianche le vesti ricevute nel giorno del battesimo.

Oggi la cenere è pressoché estranea dalle nostre case, ma non per noi guide e scout che, spesso, ci riuniamo intorno al fuoco per trascorrere le nostre serate al campo o per animare le nostre veglie.

Sarebbe importante recuperare il significato di questo segno che la liturgia ci ripropone come un elemento essenziale per cominciare la nostra quaresima e rinnovare la nostra vita alla luce del Vangelo.

Sarebbe bello che al prossimo campo ci ricordassimo di valorizzare questo elemento, usandola durante il campo per lavare le gavette o conservandola dall’ultimo fuoco di bivacco per utilizzarla in chiesa il mercoledì delle ceneri o in una celebrazione quaresimale con i nostri ragazzi e ragazze.

Sempre più spesso occorre che i segni della liturgia vengano riscoperti al di fuori del contesto della celebrazione, per poter essere ricompresi dentro la celebrazione. La cenere è un segno che per noi guide e scout, abbastanza facilmente può essere recuperato e riconosciuto nel suo valore originario.

Buon inizio di quaresima.

don Andrea Turchini A.E. regionale e Rettore Seminario Regionale Flaminio