Dormivo e sognavo che la vita era gioia.
Mi svegliai e vidi che la vita era servizio.
Volli servire e vidi che servire era gioia.
Rabindranath Tagore
Credo che Bologna non sarebbe la stessa cosa senza la Madonna di San Luca! Come vuole la tradizione, dal 1433 unisce i Bolognesi e non solo, senza fare distinzione di età, ceto sociale o credo politico. E ogni bolognese riserva nel suo cuore, a modo suo, un piccolo spazio.
Con questo spirito “bolognese” ho accettato questo servizio che la Protezione Civile AGESCI, attraverso la Zona di Bologna , ha proposto a capi e R/S maggiorenni. La proposta di servizio è stata quella di accogliere i fedeli all’interno della cattedrale metropolitana di San Pietro, collaborando con la Curia di Bologna. Fin dall’inizio tutti abbiamo capito che si trattava di un servizio “non facilissimo”, ma sicuramente di un servizio “vicino alla cittadinanza” che, mai come in questo particolare momento storico, ha bisogno di un sostegno religioso.
Divisi in squadre miste tra scout e volontari, coprendo una fascia oraria dalle 8 alle 13, dalle 13 alle 18 e dalle 18 alle 22 (e spesso oltre), mi sono trovato come capo squadra, nel secondo turno, a trovare soluzioni ai problemi più diversi (dal prendere a braccetto la nonna all’aiutare chi entrava in carrozzina), conoscendo “belle” persone con le quali abbiamo creato fin da subito una grande sinergia.
Abbiamo guidato le persone dall’ingresso in cattedrale, facendo mantenere le distanze di sicurezza, l’uso corretto della mascherina, fino di fronte all’immagine della Madonna di San Luca. Ci siamo occupati di far defluire piano piano i fedeli all’esterno, cercando sempre di evitare assembramenti, sempre mantenendo il sorriso sulla bocca e una buona parola per ciascuno.
È l’approccio iniziale con le persone che spesso fa la differenza e riesce a trasformare un servizio in un incontro. La pazienza è stata la nostra arma vincente, giorno dopo giorno, alimentata dalla maggior conoscenza dei tanti panorami che ci venivano presentati quotidianamente.
Personalmente sono rimasto particolarmente colpito dalla pazienza, dalla tenacia e dalla voglia di “sporcarsi le mani mettendoci la faccia” di tanti scout e volontari che non si sono mai tirati indietro davanti all’insistenza e poco raziocino che alcuni cittadini hanno, a volte, mostrato.
Ho apprezzato tantissimo la voglia di “cercare il contatto” che ognuno di noi ha avuto nei confronti dei fedeli; una voglia che non si è lasciata fermare da momenti di calca o momenti di incomprensione che fanno parte della vita.
Mi sono divertito tantissimo ascoltando le persone, scambiando due parole, accompagnandole verso l’immagine della nostra “Mamma del Cielo”… e di alcuni di loro ricordo ancora il viso.
Spero nel mio piccolo di essere stato un esempio in positivo per qualcuno. C’è una frase che in questi casi mi piace riascoltare: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Ore 18 arriva il cambio… Angeli dal cielo!!
Alessandro “Bebo” Bonetti – Bologna 14
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