La vera carità è far scoprire all’altro ciò che lui stesso può dare

Stare con le mani in mano, soprattutto in momenti di difficoltà e bisogno, non è proprio parte del nostro DNA! Come capi scout, appena iniziato il lockdown, ci siamo mobilitati per capire in che modo potessimo essere utili nella nostra realtà cittadina.

Sono stati diversi i servizi affidatici; uno di questi si svolge in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e consiste nella consegna di pasti caldi a domicilio. Da fine marzo, tutte le mattine portiamo i pasti preparati dalla cooperativa Gemos a persone sole e in condizioni di difficoltà.

Il servizio è molto semplice: i pasti ci vengono forniti in contenitori termici, noi li portiamo a casa delle persone in lista, avendo accortezza di lasciare il contenitore nei pianerottoli delle scale per evitare i contatti. In “tempo di pace” questa consegna è sempre stata effettuata dagli anziani volontari del quartiere, tutti over 65, che quindi al momento, essendo i soggetti maggiormente a rischio, hanno dovuto sospendere l’attività.

Per chi riceve i pasti, nella maggior parte dei casi persone sole, la mancanza del contatto umano e delle chiacchiere che sono abituati a scambiare con i volontari è un peso che inizialmente è stato difficile accettare. Il momento della consegna infatti si traduceva spesso in un abitudine di incontro e condivisione, fondamentale per fare fronte alla solitudine.

Grazie a questa opportunità abbiamo potuto riflettere su come, nonostante i tanti servizi che svolgiamo e facciamo sperimentare ai nostri R/S, ci siano altre realtà a noi vicine di cui non siamo affatto a conoscenza, anche in una città non grande come Faenza.

Questa chiamata ci ha permesso di accorgerci di nuovi bisogni, a cui è necessario dare una risposta non solo durante questa emergenza sanitaria, ma anche in futuro. Necessità reali che abbiamo potuto conoscere grazie a questa situazione e a cui ora non vogliamo voltare le spalle!

Da più di un un mese anche per noi sta diventando un’abitudine salutare e confortare i nostri nuovi amici dal campanello o dal balcone con un “come stai”, o mandare loro un semplice saluto. Oggi più che mai possiamo davvero apprezzare quanto è bello potersi prendere cura delle persone che incontriamo, anche con piccoli gesti, e coltivare rapporti che sono sempre sorgenti di crescita soprattutto per noi, perché “la vera carità è far scoprire all’altro ciò che lui stesso può dare”.

Elena Secomandi – Faenza 1

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