“Gli scout fermano i loro servizi dopo anni, non lo hanno fatto neanche durante il fascismo”. È una delle ultime frasi che ho sentito dire prima di chiudermi in casa, come tutti, causa quarantena.
Quella frase mi ha fatto riflettere molto, cosa vuol dire essere scout? Lo si può essere anche ora? Mentre mi gironzolano queste idee in testa arriva in aiuto la mia comunità capi. Le attività con i lupetti ricominciano a distanza; vedi che alcuni del Gruppo, quelli con il Corso Base, vanno ad aiutare a sanificare le ambulanze o a fare il controllo accessi in ospedale. E poi, dopo poco tempo, qualcuno ti dice: il Comune ha bisogno di noi, ci stai?
La risposta è quasi ovvia. Guanti, mascherina e via in Comune! Dobbiamo impacchettare e distribuire a domicilio le mascherine agli anziani. Un lavoro decisamente noioso, ma quale onore poter servire il mio piccolo grande paesino!
Quelle ore fuori casa mi hanno rigenerata, ma la soddisfazione più grande è poter rispondere ad alta voce: “No, gli scout non si fermano neanche adesso”.
Ariella Bricoli – Val d’Enza 1
No Replies to "Il Comune ha bisogno di noi, ci stai?"
I commenti sono moderati.
La moderazione potrà avvenire in orario di ufficio dal lunedì al venerdì.
La moderazione non è immediata.