In memoria di Monsignor Giovanni Catti tornato alla casa del Padre

Parlo come attuale capogruppo del Bologna 4, il gruppo in cui Giovanni ha percorso l’ultimo tratto della sua strada Scout; una strada lunga, partita negli anni 50 con il Clan Garisenda, che si chiamava così quasi a significare che la pietra scartata, la torre storta, era diventata pietra d’angolo.

Ma Giovanni non è proprietà di nessun Gruppo Scout, come non è neppure proprietà solo degli Scout, ma è patrimonio di tutta la Chiesa, ed in particolare dei movimenti giovanili cattolici, ai quali ha dedicato la parte migliore di sé.

Consentitemi di rivolgermi a lui come se fosse presente, perché di fatto è presente.

Per noi del Quarto sei sempre stato Baloo, l’orso della Legge; sei anche stato un Capo, non solo un Assistente; perché tu eri un Capo Scout, con tanto di Gilwell e tizzoni.

Ci ha preso per mano da bambini, ci hai affascinato con le tue storie, sempre sorprendenti, sempre piene di significati così profondi e così facili da capire per come tu ce li trasmettevi.

Ci hai fatto pregare e hai pregato con noi, in Chiesa, ai Campi, sui prati, sotto gli alberi; ci dicevi che “la preghiera deve essere breve, chiara e bella”.

Poi ci hai accompagnati da Capi e da Adulti, con le tue parole e le tue omelie; tu amavi molto le omelie, e noi amavamo ascoltarle, perchè dentro ci facevi trovare sempre qualcosa di nuovo, di imprevedibile, qualcosa a cui non avevamo mai pensato.

Sei stato un fuoriclasse, con tutti i pregi e talvolta anche qualche difetto dei fuoriclasse.
Ci hai dato tanto, ci hai voluto bene e ti abbiamo voluto bene, non ti dimenticheremo; ora che sei tornato alla Casa del Padre non dimenticarti di noi.

Il nostro Fondatore B.P. ci ha chiesto di lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato; noi siamo il mondo che tu hai lasciato e, percorrendo le tue orme, ce la metteremo tutta per essere sempre migliori di quando ti abbiamo incontrato per la prima volta.

Buona caccia Baloo.