Gemellaggio al jamboree francese

“Noi.. Beh, di alta squadriglia proponiamo un gemellaggio.” Una sera di dicembre, durante consiglio di alta squadriglia a cui erano presenti i capi reparto.

Sette mesi dopo. Francia. Jambville. 22 Luglio-1 Agosto. Quattordici ragazzi. Tre Capi Reparto. Un (Grande) Nonno.
Noi, Porto Garibaldi 1 Reparto Sol Levante ce l’abbiamo fatta.

Abbiamo partecipato al Jamboree a Jambville: un incontro nazionale francese e tutti i territori francesi, dalla Martinica al Quebec, aperto anche ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni di altre nazioni. Tutto però è cominciato prima, esattamente cinque giorni addietro. Pronti con i nostri zaini, sacchi a pelo e uniformi ci siamo imbarcati sull’aereo Bologna-CDG (Charles de Gaulle, uno degli aeroporti di Parigi) e da lì poi abbiamo raggiunto un campo situato in un piccolo paese, Montalet les Bois, vicino a Jambville (Paese che affianca un centro nazionale scout, a circa 50km da Parigi) dove ci aspettava una Tribù (ragazzi dagli 11 ai 14 anni, equivale al nostro Reparto) francese.

Con questi abbiamo condiviso quattro giorni intensi, pieni di attività che spaziavano dalla costruzione di carri da corsa a una gara di cucina e perfino un Hike a coppie di squadriglie che ci ha fatto vedere posti meravigliosi. Veglie al fuoco, fuochi a tema, l’assegnazione dei totem per due nostri ragazzi e le promesse di novizi francesi hanno riempito le nostre sere.

Il giorno 27 luglio, l’inizio delle olimpiadi, è iniziata anche la nostra olimpiade! Ci siamo spostati al campo nazionale per incontrare altri 19mila scout che venivano da tutta la Francia ma anche da Martinica, Texas, Spagna, Regno Unito e tanti altri paesi. L’Italia è stato il contingente estero più numeroso con ben quattro reparti partecipanti. Il secondo giorno si sono alternate attività di natura che avevano lo scopo di unire prove di abilità con altre di logica e orientamento immerse nei boschi che circondavano il campo. Il terzo giorno attività di espressione, mentre il quarto giochi a squadre abbastanza complessi. Ogni sera raggiungevamo il palco scenico principale dove c’era la veglia con animazione con le canzoni scritte per il Jamboree e varie scenette che illustravano il tema del campo. Sì, perchè a differenza di un Jamboree normale qui c’era una storia che dava sfondo alle attività del giorno. I vari giochi a cui partecipavamo servivano per raccogliere indizi che ci avrebbero portato al ritrovamento di Martin, un ragazzo scomparso in un Jamboree precedente organizzato proprio in quello stesso luogo. L’ultima sera abbiamo scoperto che Martin era entrato a far parte di un consorzio segreto che sognava la pace universale, poichè questo gruppo di persone stava creando qualcosa di meraviglioso i compagni che avevano trovato Martin decidono di svelarlo a tutto il mondo per far si che ognuno si impegni a realizzare il propri sogni facendo così la pace. Per questo motivo lo slogan del campo era VIS TES RÊVES (vivi i tuoi sogni).
In questi dieci giorni abbiamo avuto difficoltà di comunicazione, di modi di svolgere alcuni lavori, di discordanza di abitudini ma siamo sempre riusciti a giungere ad un accordo, al trovare una soluzione insieme dimostrando che anche le barriere più solide, come ad esempio quelle della diversità linguistica, si possono superare. Abbiamo saputo ridere e cantare anche nella difficoltà perchè, anche se nei quattro giorni di Jamboree le condizioni atmosferiche non ci hanno molto agevolati, siamo riusciti a fare un fuoco serale che ha coinvolto moltissimi ragazzi.

E’ stata davvero una “marmellata” di colori, di emozioni. Noi c’eravamo. Possiamo dirlo, possiamo urlarlo. Abbiamo vissuto il nostro sogno!

Cipmunk Pungente.