“Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento […] dell’umanità, […] una sconfitta di fronte alle forze del male. Non fermiamoci su discussioni teoriche, prendiamo contatto con le ferite, tocchiamo la carne di chi subisce i danni. […] Domandiamo alle vittime, […] alle donne che hanno perso i figli, ai bambini mutilati o privati della loro infanzia. Consideriamo la verità di queste vittime della violenza, guardiamo la realtà coi loro occhi e ascoltiamo i loro racconti col cuore aperto. Così potremo riconoscere l’abisso del male nel cuore della guerra e non ci turberà il fatto che ci trattino come ingenui perché abbiamo scelto la pace”.
Le parole dell’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco ci introducono perfettamente nel tema del primo numero del 2025 della nostra rivista per capo e capi. Il tema della pace è emerso con forza anche durante il recente Consiglio generale 2025, come uno dei nuovi orizzonti verso cui l’AGESCI ha scelto di camminare.
Come redazione abbiamo dunque scelto di affrontare in questo primo numero dell’anno proprio questo attualissimo tema, che è centrale per il 2025 e lo sarà anche per gli anni a venire. E lo abbiamo fatto con il nostro stile, riempiendo la nostra “cassetta degli attrezzi” di approfondimenti, metodologici e non, e di racconti di esperienze, per capire come poter costruire davvero la pace nelle nostre comunità e nel mondo.
In particolare, abbiamo voluto allargare lo sguardo sul mondo, proponendo diverse testimonianze di chi presta il proprio servizio in prima linea, dal cappellano di Mediterranea, don Mattia Ferrari, a uno dei fondatori di Operazione Colomba, Alberto Capannini, che ci scrive dall’Ucraina, per finire con la testimonianza di Chiara Lodi, una ex scout di Carpi che insieme a Medici senza frontiere aiuta i bambini nella striscia di Gaza. E ancora, abbiamo raccontato alcune esperienze delle Branche, intervistato l’illustratrice del calendario scout 2025, spiegato come si può fare la pace utilizzando il corpo o i racconti giungla e bosco.
A partire da questo numero introduciamo alcune novità. Una è la collaborazione con il MASCI regionale, che racconterà una esperienza vissuta dai loro associati, in merito al tema del numero. Abbiamo poi una nuova rubrica, “L’Arte del Capo”, in cui il nostro illustratore, Francesco, rubando i segreti di artisti più o meno conosciuti, proporrà spunti utili per il nostro servizio.
Infine, dobbiamo sinceramente ringraziare il Settore Giustizia pace e non violenza, regionale e nazionale, per aver partecipato all’ideazione del numero: il contributo del Settore GPN è stato fondamentale per riuscire a trattare con completezza e profondità questo vastissimo tema.
Buona lettura!
Matteo Caselli
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