A gennaio 2020 ho prenotato il mio servizio alle piscine, come tutti gli anni. Il 2020 sarebbe stato anno di festeggiamenti, 20 anni di servizio: prima come aiuto a portare i risciò e con la distribuzione dell’acqua (ero capo squadriglia delle Pantere quando mio zio mi convinse a prendere il treno Unitalsi insieme a lui per andare a Lourdes), poi da maggiorenne a spingere carrozzine, da capo con il Cantiere RYS e poi da Foulard Bianco e Hospitalier in servizio alle piscine.
A febbraio è scoppiata la pandemia, che per la prima volta dal 1858 ha visto la chiusura del Santuario. Tante incertezze e paura di non riuscire a partire, ma poi l’estate e il caldo hanno aiutato e sono arrivata, da sola, il 21 agosto scorso.
Una Lourdes molto strana, senza malati, senza rover e scolte con cui condividere un pezzo di strada, di servizio e di Comunità… certamente diversa e silenziosa, ma non per questo meno bella.
Prima di partire ho ritenuto giusto fare da “messaggera” per tutti gli amici che non potevano venire e ho mandato un messaggio molto semplice che ha scatenato una reazione inaspettata: decine e decine di contatti, di incarichi e di intenzioni, messe, ceri, preghiere…
Ho avuto una Lourdes molto piena di cose da fare, pur in assenza dei ragazzi! Finito il servizio alle piscine mi fermavo in Grotta a pregare, andavo nei vari Bureau a prenotare messe, ad accendere ceri… ho cercato di fare del mio meglio per essere le mani e il cuore di tutti i miei fratelli e sorelle scout rimasti a casa. Alla fine della giornata, col cuore colmo, ringraziavo Lei per la chiamata e mandavo qualche foto per essere anche gli occhi di queste persone e far vedere che nonostante molti gruppi non si fossero presentati (ogni giorno mi informavo e ho aspettato invano gli italiani, solo l’Opera Romana Pellegrinaggi è venuta, 120 persone) la Madonna era lì che aspettava… e che aspetta ancora. Ho incontrato qualche amico Foulard bianco di altre regioni e qualche FSE, ma ci siamo contati sulle dita di 2 mani: abituati a una Lourdes piena di italiani e di scout mi sono trovata una Lourdes piena di pellegrini francesi per i quali io ero diventata “Puffetta” per i colori della mia uniforme (ero l’unica alle piscine).
Posso raccontare un fatto che fa ben comprendere come sono considerati gli scout: un pomeriggio dopo il servizio sono stata chiamata dalla direzione perché c’era un problema con una ragazza giovanissima. “Te la affido, tu sei una scout e sicuramente saprai trovare la strada giusta”, queste le parole della Presidente. Ho fatto strada con questa ragazza tutti i giorni e alla fine del mio pellegrinaggio mi è stato detto “Grazie, non avevamo dubbi che le cose si sarebbero risolte”.
Ecco, non ho fatto nulla di particolare se non considerare questa ragazza non scout come una scolta: l’ho ascoltata e confortata nelle sue incertezze e paure che erano anche le mie alla sua età e l’ho affidata alla nostra Signora.
Auguro a chiunque di provare l’esperienza di Lourdes, consapevole che è davvero difficile riuscire a raccontarla: viverla è tutta un’altra cosa!
Ovviamente a gennaio 2021 ho prenotato di nuovo aereo e servizio per agosto, pronta per mettere a disposizione di chi ne avrà bisogno la mie mani, i miei occhi e il mio cuore.
Silvia Mazzanti, Responsabile regionale comunità Foulard Bianchi Emilia-Romagna e Akela branco Fiore Rosso Riolo Terme 1
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