Ripartire, lo abbiamo sentito e sperato in questi mesi: abbiamo visto i ragazzi dei nostri Gruppi cogliere al volo le sfide estive e i capi, dopo infiniti pensieri e riflessioni, rilanciarsi con coraggio ed entusiasmo.
Allora, fiduciosi, prima Irene e Luca, i capi campo, anche noi ci siamo detti “proviamo!”; poi lo staff si è mostrato compatto nel cogliere la sfida. Avevamo lasciato in sospeso le iscrizioni, la logistica, le chiacchierate da quando, a fine febbraio, eravamo ancora speranzosi di partire dopo qualche settimana.
E in qualche settimana di agosto, invece, formato il gruppo degli allievi della Zona ci sono sono state le chiamate, le riunioni e i gel igienizzanti, la logistica rivista e i protocolli studiati su cui, come staff, abbiamo deciso di metterci in gioco.
Inutile dire quanto entusiasmo nel prepararci, fare lo zaino, metterci l’uniforme ormai dimenticata nell’armadio e poi, finalmente, partire, montare le tende, il fuoco di una trappeur, la pienezza di una veglia e la gioia di un pranzo tutti insieme.
Il campo è stata un’esperienza incredibile: abbiamo avuto l’occasione di scoprire capi giovani gioiosi, carichi, curiosi e attenti! La proposta, nei suoi contenuti, colta pienamente e i continui lavaggi delle mani e dei bagni, la misurazione della febbre, le mascherine, stare in cerchio a distanza e le tante piccole attenzioni messe in atto non hanno affievolito l’entusiasmo di allievi e staff.
In verifica abbiamo scoperto con grande gioia che tutti si sono potuti concentrare sulle attività e le chiacchierate, sulla rilettura della propria storia personale, sul proprio progetto del capo senza essere “appesantiti” dai protocolli sanitari e dalle regole: questa è stata la soddisfazione più grande!
“Una nave in porto è al sicuro, ma non è per questo che le navi sono state costruite”, con questa frase di Benazir Bhutto, ex premier del Pakistan morta in un attentato, abbiamo salutato i nostri 18 allievi, raccomandando loro di non perdere il coraggio di seguire rotte nuove: questa, per noi, è la sfida a cui siamo chiamati!
Irene di Pietro – Capo Campo CFT Zona di Bologna
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