Quest’anno, a causa del Coronavirus, molti di noi dei reparti Aldebaran e Rigel – Gruppo Villanova 1, pensavano che non si sarebbe fatto alcun tipo di campo estivo e invece… i capi hanno trovato una proposta alternativa di attività nel rispetto delle norme per contenere il contagio.
Il campo si è tenuto dal 12 al 19 luglio nella nostra sede di Villanova (provincia di Bologna), dove abbiamo fatto attività solo durante la giornata dalle 17 alle 22.30, senza pernottare in tenda come eravamo abituati a fare durante i campi estivi. Domenica 12 e mercoledì 15 ci siamo ritrovati dalla mattina e gli ultimi due giorni abbiamo fatto una vera e propria uscita!
Ogni mattina, dovevamo essere accompagnati dai nostri genitori i quali consegnavano ai capi l’autocertificazione sul nostro stato di buona salute. Prima di entrare capi ci provavano la febbre e igienizzavamo le mani.
Per tutta la durata del campo, abbiamo seguito 3 semplici regole:
- utilizzare sempre la mascherina negli spazi interni e ogni qualvolta in cui si stava a una distanza minore di 1 metro tra noi;
- igienizzare spesso le mani e gli oggetti toccati;
- non stare vicini alle persone non appartenenti al nostro gruppo, infatti il reparto è stato diviso a metà.
Dal primo giorno i capi ci hanno diviso in due reparti da 5 squadriglie ciascuno. Le attività previste erano le stesse, con un lancio comune, lasciando spazio fra un gruppo e l’altro.
Il tema del campo era “Pirati dei Caraibi” e le attività proposte dai capi sono state molto belle. I giochi che prevedevano contatto fisico, sono stati modificati dai capi per far sì che ciò non avvenisse. Per esempio, nei giochi guardie e ladri e facocero, invece che toccarsi come avremmo fatto se non ci fosse stato il virus, bisognava toccare l’altra persona solo con il fazzolettone. Invece, quando abbiamo fatto i giochi con l’acqua, non potendo utilizzare la mascherina, dovevamo mantenere sempre più di 1 metro di distanza dai compagni e quindi lanciare l’acqua da più lontano.
A differenza di quanto facciamo nei soliti campi estivi, in questo non abbiamo cucinato, a eccezione di una sera in cui abbiamo cotto le salsicce intorno al fuoco con dei bastoncini, stando attenti che nessuno toccasse il cibo altrui.
Negli altri giorni, abbiamo portato i pasti al sacco preparati a casa, mentre in uscita i cambusieri hanno cucinato per noi. C’è stata inoltre, una cena speciale nella quale i capi hanno ordinato le pizze per tutti: credo che sia stata la prima volta in tutta la storia dei reparto del Villanova 1!!
Durante l’uscita siamo andati nella casa scout di Molinazzo (base bolognese poco fuori città). Abbiamo svolto anche le uscite di squadriglia, con un capo che ci accompagnava. Quando siamo tornati da questa uscita giornaliera, ogni squadriglia ha montato il sovratelo della propria tenda perché dormendo all’addiaccio, senza il catino, si poteva mantenere un maggior distanziamento fra le persone anche durante la notte.
Mi è piaciuto moltissimo questo campo, anche se è stato molto diverso dal solito e credo che sia stata una prova per tutti noi poiché per un po’ rischiamo di dover fare le nostre attività in modo diverso.
Sono felice che le regole, che comunque dovevamo rispettare, non abbiano rovinato le attività e i giochi che abbiamo fatto. Dopo tanti mesi in cui abbiamo potuto fare attività solo davanti al computer, c’era veramente bisogno di rivedersi, seppur con mascherine e distanziamento e perciò, ringrazio tanto i miei capi per essersi presi questa responsabilità e per averci fatto vivere un’altra bella esperienza scout.
Marianna Sassi, guida del reparto Aldebaran
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