Veniamo da un momento che ci vede cambiati, ma come ogni scout che si rispetti siamo pronti a rimboccarci le maniche per trovare nuove strade da percorrere insieme. Consapevoli di questo, i capi scout di Cesena si sono chiesti cosa potessero fare per stimolare noi ragazzi a ripartire con il piede giusto, per aiutarci a riflettere su ciò che abbiamo passato negli ultimi mesi in modo da trasformare questo ingombrante inconveniente in una grande opportunità.
E quale modo migliore per farlo se non tramite una testimonianza? Eravamo oltre 170 tra ragazzi e adulti in uniforme perfetta, alle 20.30 di venerdì 5 giugno 2020, tutti connessi anche se distanti, insieme per ascoltare le parole di un ospite davvero speciale: Alex Zanardi.
Nel proprio percorso ha sperimentato una grande quantità di momenti eccezionali. Opportunità ma anche sgambetti che la vita gli ha riservato e che ha saputo “cavalcare nel modo giusto” grazie alla sua tenacia, al suo ottimismo, ma soprattutto alla sua grande curiosità e voglia di cogliere l’attimo.
“Non ho la pretesa di salire in cattedra e insegnarvi a vivere, ma credo che il mio possa essere un punto di vista interessante”, ha esordito dopo una breve presentazione; sa di essere una persona che suscita ispirazione, e questo lo rende orgoglioso, ma ci tiene a ricordarci che non è “un caso unico nell’aver trovato le risposte giuste ad affrontare la vita” perché attorno a noi c’è un’aula universitaria a cielo aperto dove tutti possono essere docenti di vita.
Nel corso della serata, sono stati toccati diversi argomenti, in particolare ci siamo soffermati a riflettere su che cosa sia necessario per ripartire insieme.
Innanzitutto è necessario determinare e ridimensionare le proprie priorità, riordinarle ed essere perseveranti nel raggiungimento dell’orizzonte che si sta inseguendo: così si smuovono le montagne. Ma è altrettanto farlo insieme, come comunità. Ciò significa in primo luogo condividere, scambiare emozioni, sostegno, gioia, obiettivi, confidenze e sofferenza: ci si deve sentire una parte, un ingranaggio del meccanismo che è la propria squadra o – nel nostro caso – il proprio clan.
In secondo luogo significa lasciarsi scuotere da ciò che ci circonda per trovare la giusta ispirazione. Spesso siamo abituati a cercarla e a riconoscerla in personaggi eccezionali, ma si nasconde in tutti i piccoli gesti di altruismo che vediamo intorno a noi.
“La cosa peggiore che potremmo fare lasciandoci alle spalle tutto questo” ci dice Zanardi riferendosi al periodo di quarantena che abbiamo appena vissuto, “sarebbe il fatto che non sia servito a niente; essere vicini gli uni agli altri è il modo più furbo, nonché più bello, di ripartire”.
Ci ha raccontato, con leggerezza e autoironia, di cosa sia significato per lui ripartire, quali siano state le tappe più importanti e quanto sia stato fondamentale il sostegno di chi gli era accanto.
“La vita ha più fantasia di noi, ma le nostre reazioni possono sorprenderci” ci ha confidato con un sorriso, incoraggiandoci ad avere fiducia, perché spesso ci si scopre capaci di affrontare prove che non si pensava di essere in grado di sostenere.
Zanardi ha poi parlato del suo rapporto con la paura e con la Fede, legate agli incidenti di percorso nella sua carriera di sportivo.
“Ognuno di noi sta affrontando delle difficoltà, e il primo passo è curiosarci dentro. La cosa più importante è il senso di voler crescere, di voler fare ciò che si vuol fare: bisogna armarsi di buona volontà, ragionare su quello che si può fare e fare un tentativo, perché la vita perfetta è fatta di tentativi”.
In diverse occasioni Alex Zanardi ha raccontato che il suo modo di affrontare la fatica, nel momento di massima difficoltà, è chiudere gli occhi per 5 secondi per ritrovare l’energia per andare avanti. Cosa accade in quei 5 secondi?
Con quest’ultimo consiglio ci ha salutati, augurandoci “Buona Strada”, con tutti i bei significati che queste parole, che tradizionalmente ci appartengono, conservano al loro interno.
Giuliani Cecilia, scolta del Gruppo Cesena 4
Il servizio secondo Alex Zanardi:
Un sorpasso può cambiare la vita? il mitico sorpasso di Alex Zanardi al cavatappi di Laguna Seca 1996:
Alex Zanardi parla della canzone “Ti insegnerò a volare”, scritta per lui da Francesco Guccini e Roberto Vecchioni.
Alex Zanardi e l’esperienza dell’IRONMAN.
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