TeleGiorgio, reparto Modena 4

Il primo weekend di maggio noi del reparto San Giorgio, Gruppo Modena 4, abbiamo vissuto il TeleGiorgio: il San Giorgio a distanza!

Venerdì 1 maggio abbiamo dato inizio al TeleGiorgio con il nostro canto di apertura delle squadriglie e con la lettura della Legge Scout.

In seguito abbiamo iniziato a costruire i rifugi per le notti: qualcuno ha piantato la tenda in giardino, qualcuno ha sfruttato le coperte, i teli, con tanto di luci decorative.

Venerdì sera abbiamo messo le mani in pasta per cucinare, ognuno a casa sua, le ricette scritte dai cucinieri per la pizza e le crepes.

Il consiglio capi ha organizzato per sabato sera un bivacco ricco di canti, giochi e bans! Ci siamo riuniti in semplicità attorno al fuoco, non solo figurato, ma anche reale, acceso nel giardino di una casa di campagna.

Questi tre giorni sono stati l’occasione per ricordare la figura di San Giorgio. Abbiamo creato con le nostre mani un fantastico origami di San Giorgio a cavallo e abbiamo ascoltato la sua storia.

Inoltre ci siamo presi del tempo per riflettere sul tempo che stiamo vivendo, accompagnati dall’esperienza e dalle paure dei discepoli di Gesù, chiusi in casa dopo la morte del maestro. Fino a domenica pomeriggio abbiamo raccolto le nostre paure e i nostri pensieri in merito al futuro dando loro la forma di chiavi. Le chiavi che ci aiutano ad aprire davvero le porte fisiche e le porte del cuore, che ci permettono di aprirci all’altro.

Domenica ci siamo ritrovati in videochiamata per condividere le nostre chiavi e i nostri San Giorgio cavalieri. Un momento intenso e partecipato, che ci ha fatti sentire più vicini e ha chiuso i tre giorni di TeleGiorgio.

Parola agli E/G:

Quest’anno il San Giorgio si è svolto in una maniera un po’ particolare: in via telematica. Le attività sono iniziate il pomeriggio del 1° maggio. Non sapevo bene cosa aspettarmi: era il mio primo San Giorgio! La prima attività è stata costruire un fortino dove poter trascorrere la notte. Era da quando ero piccola che non facevo un fortino, è stato bello rivivere l’emozione di stare in un posto sicuro e passarci del tempo. Per cena abbiamo mangiato tutti pizza e crepes, è stata una bella esperienza mangiare tutti in comunità “virtuale” ma ognuno a casa propria.
Trascorsa la prima sera nel fortino, il mattino dopo, verso le 11 ci siamo collegati su WhatsApp per vedere un video dove don Graziano faceva alcune riflessioni sul momento che stiamo vivendo. È stato bello riflettere su alcuni concetti a cui di solito noi non diamo tanto peso: le paure inconsce e le distanze che stiamo vivendo in questo momento.
Verso le 16 abbiamo fatto un’altra attività in cui abbiamo realizzato, in videochiamata, gli origami: abbiamo creato un cavallo con sopra un omino che rappresentava il San Giorgio; ci hanno raccontato come Giorgio è diventato santo.
La sera abbiamo fatto il bivacco virtuale organizzato dal consiglio capi: abbiamo cantato e giocato attività che non facevamo da tempo. È stato bello rivivere un momento di gioco insieme al reparto.
Il pomeriggio seguente abbiamo condiviso le nostre riflessioni riguardo il video di don Graziano e abbiamo concluso il TeleGiorgio.
È stato bello passare tre giorni a fare un campo virtuale. Anche se non ho mai partecipato ad altri San Giorgio, è stato molto divertente e costruttivo. Spero di passare altri San Giorgio come questo. Un ringraziamento particolare ai capi reparto che hanno reso questo campo possibile!!

Cecilia

È stato bello rivedere tutti, anche se davanti a uno schermo.

Petra

Mi è piaciuta molto l’esperienza che abbiamo fatto da qualsiasi punto di vista: amicizia, compagnia, l’essere vicini e leali gli uni a gli altri, nonostante la distanza. La cosa che mi è piaciuta di più personalmente è stata la sera in cui abbiamo giocato e che ci siamo divertiti. Il resto è stato comunque stupendo; il prossimo anno speriamo che si viva sulla pelle questa esperienza.

Christian

Amicizia e divertimento.

Giulia

Il TeleGiorgio secondo me è stato un modo per riavvicinarci tutti, anche in questo momento difficile e, come sempre, mi sono divertita tantissimo anche se in modo diverso.

Adele

Essendo al primo anno scout per me è stata una novità, anche perché doveva essere il mio primo campo in tenda, ma è stato comunque emozionante, soprattutto costruire e dormire in un rifugio.

Arianna