Sempre più scout AGESCI emiliano-romagnoli attivi in servizi alla popolazione legati all’emergenza coronavirus: a oggi sono 1.421, il 10% in più rispetto alla settimana scorsa, quando se ne registravano 1.288. La stragrande maggioranza sono sempre under 40 (82%) e il 55% ha meno di 25 anni.
Della compagine attualmente in servizio 411 sono rover e scolte, cioè ragazzi e ragazze dai 18 ai 21 anni (erano 360 la scorsa settimana). Gli altri 1.010 sono capi (erano 928 la scorsa settimana).
Ecco la suddivisione territoriale a livello regionale: Bologna (222), Ferrara (119), Forlì-Cesena (143), Modena (165), Parma (131), Piacenza (131), Ravenna (102), Reggio Emilia (147), Rimini (261).
Circa la metà dei volontari sono impegnati in servizi di confezionamento pacchi viveri e consegna a domicilio di spesa alimentare, prodotti di prima necessità e farmaci. Il 20% confeziona e distribuisce nei propri comuni le mascherine donate dalla Regione Emilia-Romagna e altri DPI forniti da AGESCI Emilia-Romagna agli scout in servizio. Una cinquantina i volontari che svolgono servizio di contatto telefonico per persone fragili.
Novità di questa settimana il servizio alla stazione dei treni di Bologna, per dare supporto alle autorità competenti nella gestione dei flussi dei passeggeri. In particolare gli scout hanno dato supporto e informazioni ai viaggiatori in transito, al fine di evitare assembramenti e far rispettare percorsi e distanze. In questo particolare servizio sono stati impegnati da lunedì 4 maggio 8 volontari al giorno, su due turni di tre ore, uno alla mattina e uno al pomeriggio.
Sono 40 le testimonianze di servizio legate all’emergenza coronavirus già pubblicate nel “Diario dei servizi COVID-19”, consultabile online sul sito web di AGESCI Emilia-Romagna (https://emiro.agesci.it/).
Altra novità di questa settimana la nascita di una speciale pattuglia formata da capi scout medici, infermieri, avvocati, esperti di Protezione Civile e di metodo AGESCI, per “tradurre” i provvedimenti normativi in merito al coronavirus in eventuali attività possibili per gli scout.
La pattuglia è denominata simbolicamente Mafeking 2020, nome evocativo per gli scout perché ricorda la resistenza di sette mesi organizzata dall’allora colonnello britannico Robert Baden Powell, poi fondatore degli scout, all’assedio boero della cittadina di Mafeking tra il 1899 e il 1900.
Primo compito della nuova pattuglia sarà produrre uno speciale vademecum contenente le indicazioni operative per svolgere, se sarà possibile, attività, uscite, route e campi durante l’estate. Il vademecum sarà in continuo aggiornamento rispetto alla normativa vigente, così da potere rispondere in tempo reale alle domande dei capi scout su quali attività sia possibile o meno svolgere con i propri ragazzi e con quali modalità.
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