Lettera alle capo e ai capi AGESCI dell’Emilia-Romagna

Carissimi,
ci rivolgiamo a voi con una lettera perché, dopo tanti comunicati, sentiamo l’esigenza di avere un tempo più disteso per fare il punto su quello che stiamo vivendo, ed è dentro una dimensione temporale più ampia che vogliamo collocare le notizie relative alle attività regionali.

Questo tempo richiede una riflessione che domanda di ricomprendere le modalità e le finalità degli eventi associativi in genere e di quelli regionali, che sono solo la nostra particolare responsabilità. La regione organizza e gestisce due tipi di eventi: quelli per i capi, come i campi di formazion,e e quelli per ragazzi, come le piccole orme, i campi di specialità, i campi del settore competenze, EPPPI e Ross.

Questi eventi a oggi non possono avere luogo per ragioni di tipo sanitario, non sappiamo fino a quando, e questa è la prima evidenza. La seconda è che, anche nel momento in cui si potrà ritornare a vedersi nel modo consueto, non sarà possibile riproporre gli eventi così come erano stati progettati perché quello che questa pandemia sta provocando in noi e nei nostri ragazzi non lo sappiamo ancora leggere.

Tutto quanto stiamo vivendo, tutto quanto ci avvolge in questo tempo caratterizzato dall’emergenza, richiede di essere rielaborato e purificato, perché, come dicono tante persone competenti, il mondo che abiteremo alla fine dell’emergenza non sarà il medesimo che abbiamo lasciato alla fine di febbraio 2020.

Dovremo comprendere come quanto è accaduto ha mutato la realtà che conoscevamo, come ha inciso nell’esperienza dei nostri ragazzi, nelle loro famiglie, nel contesto socio-economico, nella realtà ecclesiale.

Abbiamo dunque bisogno di darci tempo per ricomprendere la realtà che ci verrà offerta e per comprendere come chiede di essere abitata. Per questo, accanto al percorso di discernimento personale promosso dall’Associazione a livello nazionale, sarà opportuno avviare un processo di discernimento comunitario nelle nostre comunità capi, nelle nostre Zone e a livello regionale.

Il discernimento ci aiuterà a VEDERE la realtà che ci circonda, a GIUDICARLA secondo i criteri del Vangelo e a individuare le priorità che orienteranno la nostra AZIONE educativa. Per tutto questo ci vuole tempo e abbiamo pensato che sia doveroso concedercelo. Abbiamo pertanto concluso che sia sensato dare alla ripresa dei campi di formazione e degli eventi per ragazzi l’orizzonte della fine dell’estate.

Questa scadenza ci sembra attualmente la più probabile e ci evita di cancellare gli eventi di mese in mese, permettendo a tutti di progettare meglio i propri impegni. Ovviamente la mancanza dei campi di formazione produrrà una deroga alle autorizzazioni delle unità di Capo Guida e Capo Scout, di cui vi diremo appena saranno noti i nuovi criteri.

In questo momento la vostra priorità sappiamo essere mantenere le relazioni con i vostri ragazzi, e vediamo quanta creatività avete messo in campo. Non sappiamo cosa ne sarà dell’estate, se e quali attività sarà possibile svolgere. Il fermo degli eventi regionali è necessario anche per permettere agli staff di riprogettare degli eventi che dovranno tener conto di come i ragazzi hanno vissuto questi mesi, non sarà possibile riproporre tutto tale e quale.

Anche lo stop ai campi di formazione sarà occasione per i formatori di porsi le domande corrette per accogliere la novità portata da questa esperienza. La vostra lettura delle esperienze che state vivendo in questi mesi con i vostri ragazzi costruirà un bagaglio prezioso per orientare le scelte educative e metodologiche dell’Associazione nei mesi che verranno. Gli eventi regionali dovranno essere ancora di più occasioni per raccogliere e diffondere le vostre riflessioni e i vostri vissuti.

Nel ringraziare tutte e tutti per la straordinaria prova di generosità e creatività state mettendo in campo, consapevoli della bellezza di una Associazione che ci permette di sostenerci e cambiare insieme, vi auguriamo buona caccia, buon volo e buona strada.

Il Comitato Regionale

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