In queste settimane difficili per tutti un po’ d’amore scalda il cuore. Penso che questo sia stato il pensiero di tutti noi che ci siamo messi a disposizione della nostra comunità parrocchiale di Regina Pacis a Rimini. In comunità capi ci siamo interrogati su “cosa potevamo fare per essere utili” e per lasciare il mondo “un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”. Ed eccoci qua. Abbiamo chiesto ai nostri sacerdoti in che modo potevamo renderci utili e ci è stato proposto questo servizio.
Gli operatori della CARITAS parrocchiale (tutti over 65) non potevano più garantire la consegna del pacco alimentare, che dal 24 febbraio non veniva più erogato. Questo comportava che le 34 famiglie che la nostra parrocchia segue regolarmente, si sono ritrovate non solo senza sostegno, ma anche senza alimenti.
Ci siamo dunque buttati in questa cosa molto semplice. Abbiamo contattato i responsabili CARITAS che, in un momento precedente, avevano preparato tutto il necessario: dalle schede ai pacchi più o meno personalizzati. Noi abbiamo messo a disposizione il nostro tempo e le nostre energie per poter far dono, a chi ha bisogno, di un sostegno prima di Pasqua. Da qui il nostro servizio continuerà ogni due settimane, scadenza con cui venivano consegnati i pacchi alimentari già in precedenza, fino al momento in cui i nostri operatori CARITAS potranno tornare a svolgere questo compito.
In questo progetto si sono spese circa otto persone: capi e alcun rover e scolte rimasti in contatto dopo la Partenza. È stata anche l’occasione per coinvolgere il nostro clan, a cui abbiamo chiesto di scrivere qualche breve messaggio di saluto da inserire all’interno della busta alimentare per portare un aiuto, non solo economico, ma anche di sostegno morale. È un modo per entrare in relazione. Abbiamo, in questo, colto l’occasione di far vivere loro un progetto promosso dalla nostra CARITAS diocesana: “Message in a bottle”.
Questo è il dono che ci portiamo a casa da questa esperienza: relazioni, volti, sorrisi. Un semplice “come state” diventa qualcosa di importante e di grande. Persone che non sono solo fruitori di un servizio, ma davvero fratelli da accogliere e amare, nel nostro piccolo e nella nostra povertà. Uomini e donne di tutte le razze e religioni da portare nel cuore.
L’amore è una cosa grande anche se passa attraverso piccoli gesti come quello vissuto in questo servizio. Ringrazio il Signore di averci dato la possibilità di poter vivere queste relazioni, perché d’ora in poi le persone incontrate non sono più straniere, ma fratelli e sorelle.
Raffa (Don) – Rimini 4
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