JOTI, l’esperienza del reparto San Giorgio

Il reparto San Giorgio del Gruppo Modena 4 ha partecipato allo JOTI special edition del 3, 4 e 5 aprile. Alcuni ragazzi hanno voluto condividere con l’Associazione i loro pensieri in merito all’esperienza vissuta.

“Cosa fa uno scout in un momento di difficoltà? Beh, semplice…trova una soluzione! Ed è proprio quello che è stato fatto per lo Joti 2020. La soluzione è stata far connettere scout da tutto il mondo con un semplice clic! Incredibilmente in un attimo eravamo tutti connessi, lontani ma vicini. La cosa che mi ha colpito di più è stato il momento in cui abbiamo recitato la Promessa. Semplici parole che uniscono un’unica grande famiglia. È stato meraviglioso vedere come, pur essendo così diversi e lontani, siamo riusciti a parlare come amici fraterni, senza timidezza o vergogna. Divisi da uno schermo, ma uniti da ideali comuni e un’unica Legge”.

Nicole

“Lo Joti è un momento in cui gli scout si collegano e si incontrano in forma telematica. L’evento Joti International 2020 del 3,4 e 5 aprile 2020, si è svolto in un momento molto particolare: in un momento in cui tutto il mondo si è fermato, lo scautismo è rimasto acceso come una piccola fiammella nel buio, grazie a eventi come questo. Lo Joti ha proposto molte attività, lezioni di tutto quello che potrebbe servire a uno scout, conoscere nuove persone non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo, messe e bivacchi divertenti non sono mancati. Personalmente mi è molto piaciuto riuscire a partecipare all’evento perché mi ha aiutato a tornare alla normalità per qualche ora, seppur chiuso in casa. Ho anche fatto nuove conoscenze con altri scout e partecipato a lezioni molto interessanti”.

Pietro

“Ho trovato questa iniziativa davvero geniale e interessante. In un momento di difficoltà come questo, ancora una volta lo scautismo è riuscito ad avere un’idea per rimanere uniti, rimanendo ognuno a casa sua. Sono entrata in varie stanze e in ognuna di queste ho trovato divertimento e accoglienza. Abbiamo cantato, chiacchierato, scambiato idee ecc… con persone che consideriamo estranei. Il momento assolutamente più emozionante è stato nella stanza internazionale: abbiamo recitato tutti assieme la Promessa, in inglese, all’unisono, e nel momento in cui l’ho pronunciata ho realizzato la bellezza dell’essere parte di un gruppo così ampio e così unito. Ringrazio gli organizzatori per essere riusciti a farci emozionare e far vivere momenti unici del nostro percorso scout, nonostante fossimo nelle nostre case, pronti a rivederci per essere ancora più uniti di prima”. 

Elena

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