Abbiamo raccolto una carrellata di pensieri tra le migliaia di partecipanti all’udienza di Papa Francesco partiti dalla nostra regione. Li pubblichiamo qui per sottolineare che la moltitudine azzurra che ha riempito Piazza S. Pietro il 13 giugno era composta da una moltitudine di persone, ciascuna con le sue emozioni, sensazioni, esperienze. Ciascuna con un messaggio riportato a casa nel suo cuore, pronto per germogliare e dare frutto, moltiplicandosi all’infinito.
Bologna 4 e Bologna 16
Nel nostro gruppo, o meglio nei nostri gruppi, si è deciso di partecipare al pellegrinaggio in modo spontaneo, chi voleva o poteva sarebbe partito. Questo ha creato un curioso mix di capi e ragazzi dal quale è scaturita una magnifica alchimia, un pezzo di strada insieme, un viaggio dove ognuno era sé stesso senza essere un ruolo ma tutti pronti alla chiamata dove il più grande aiuta il più piccolo. Ed ecco che l’attesa è diventata un gioco, l’emozione vissuta insieme un momento di forte unione, il sentirsi parte di qualcosa di grande un’occasione per avvicinarsi sempre più ai propri compagni di strada.
Aurora
Bologna 17
In quella piazza c’era aria di Associazione. Ho avvertito unione e solidarietà. E’ stato appassionante cantare all’unisono Scouting for boys. Avrei desiderato avere affianco a me tutti i miei ragazzi del Reparto, soprattutto i più piccoli, per dargli l’occasione di toccare con mano ciò di cui sono parte e quanto è bello unirsi davanti a Papa Francesco e pregare tutti assieme.
Sono eventi che danno la carica di continuare a fare del proprio meglio. In tutto.
Giulia, aiuto capo reparto
Carpi 1
“Mi raccomando: capacità di dialogo! Fare ponti, fare ponti in questa società dove c’è l’abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per favore! E col dialogo, fate ponti”.
È con questo messaggio, tratto dal discorso del Papa, che tutto il Gruppo del Carpi 1 è tornato a casa dal Pellegrinaggio di Roma e ha riempito la sua bisaccia. Il Papa ci ha donato queste parole così significative e noi, con rinnovato spirito di comunione con Gesù e di fratellanza scout, ci impegneremo a ricordarle e a concretizzarle nelle nostre attività e nella nostra vita quotidiana.
Alessandra e Carlo Alberto, capi gruppo
Carpi 6
Vedere piazza San Pietro ricoperta d’azzurro ci ha riempito i cuori di speranza e di coraggio.
Il coraggio di dire “Eccomi”, in ogni circostanza, perché come dice papa Francesco “il vero potere è il servizio”.
Secondo il clan Aquile Randagie la frase più significativa per descrivere la giornata a Roma è “siamo arrivati sentinelle del mattino, torniamo ponti per superare i muri” (Cit. papa Giovanni Paolo II)
Cavezzo 1
Nel mare azzurro di Piazza San Pietro c’ eravamo anche noi a promettere a papa Francesco di costruire ponti e non erigere muri.
Poi abbiamo mangiato contenti per le vie di Roma.
Daniele
Cesena 8
È stata una giornata che ha potuto mettere in risalto vari e fondamentali aspetti:
– che siamo una grande Associazione;
– che non guardiamo alla distanza e alla fatica quando c’è da riunirsi per pregare e cantare;
uomini, donne, ragazzi, ragazze e bambini che hanno condiviso una esperienza indimenticabile, una esperienza che ci ha uniti non solo nei colori della divisa, ma nell’essere portatori di pace e gioia dal nord al sud.
Tutti siamo tornati con la stanchezza nel corpo ma con Gesù nell’anima!
Alice
Copparo 1
Certe emozioni sono difficili da descrivere. E incontrare Papa Francesco a Roma il 13 giugno 2015 è stata un’ esperienza molto toccante ma che bisogna vivere per sentire veramente. Quel giorno noi del gruppo scout Copparo 1 c’eravamo, reparto clan e noviziato al completo. Entrare in piazza San Pietro e addentrarsi tra una folla di 8000″0 camicie azzurre e fazzolettoni colorati, vedere il Papa così vicino a noi è stato più che emozionante. “Fate ponti non muri” è il messaggio che papa Francesco ha lasciato a tutti noi. Un nostro esploratore, Raffaele,ha avuto il privilegio di abbracciare il papa, ma Francesco solo con il suo sorriso e il suo sguardo ha toccato il cuore di tutti.
Martina, Clan La Fenice
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“Io c’ero” Questa è la frase che sono fiera di pronunciare per aver partecipato all’udienza con Papa Francesco a Roma. L’emozione provata per essere stata una di quelle 80’000 persone è stata immensa; la cosa che più mi ha colpito è stato il modo in cui mi sentissi vicina ad ognuno di loro; un mare azzurro, una grande famiglia che canta all’unisono le stesse canzoni, crede negli stessi ideali e che rende la mia vita ogni giorno migliore.
Martina, noviziato
Delta del Po 1
Noi capi del gruppo “Delta del Po1” abbiamo partecipato all’udienza con Papa Francesco solo con una parte della comunità capi, eravamo in 11. Per noi è stata una grande festa che ci ha dato l’occasione di riflettere sulla grande ricchezza della nostra Associazione . Il vederci tutti riuniti insieme , legati da un unica promessa, ci fa sentire meno soli . Condividere i medesimi obiettivi , condividere le stesse gioie e anche le fatiche, questo è stato sabato 13 giugno in piazza San Pietro. Papa Francesco con le sue parole ci ha fatto sentire di essere una parte molto importante della Chiesa e ne siamo orgogliosi . Crediamo che arricchire la vita con esperienze come questa fa sicuramente bene alla crescita ed al cammino di ognuno di noi. È stato per noi tutti molto emozionante.
Imola 1
Dal gruppo Imola 1 ci è arrivato un bell’articolo che pubblichiamo integralmente al link:
Imola 2
Pensieri di lupetti
Mirandola 2
“L’incontro con Papa Francesco ,durante l’udienza di Sabato 13 Giugno, è stato per la nostra Comunità Capi un’occasione significativa, non un arrivo e nemmeno una partenza, ma una tappa importante lungo il cammino di ogni capo. Ognuno di noi si è portato a casa, nel proprio zaino, la voglia di accogliere i doni che la vita ci presenta e che il Signore ci affida, a partire proprio dai nostri ragazzi, e una rinnovata consapevolezza di poter essere a nostra volta, attraverso il servizio, portatori dei doni di Cristo”.
Elena e Alessio
Modena 6
È stata una giornata intensa che non si dimenticherà, un abbraccio scout a Papa Francesco, che forse ha bisogno che gli stiamo vicini..!! … sai da soli non si può… dice la canzone.
Tra i tanti Bastoni del Pellegrino colorati arrivati a Roma, da Modena ne è partito uno speciale, custodito da me: il primo bastone degli scout modenesi, rinati dopo la fine del fascismo: ha attaccati i vecchi distintivi di metallo dei primi campi dal 1947 al 1952, gli anni della difficile rinascita del movimento tra grandi divisioni sociali e politiche, dove non era facile coniugare impegno civile ed ecclesiale ed educare alla libertà di pensiero.
Andrea
Modena 8
Il Modena 8 ha partecipato di gruppo con anche alcuni genitori che hanno vissuto l’evento dall’esterno della Piazza, condividendo l’emozione e a portata dell’incontro con Papa Francesco. I lupetti sono rimasti incantati da questo Papa che vedono come un capo saggio che ti può indicare la strada giusta per la tua vita e che benediceva mentre prendeva al volo i fazzolettoni che tutti gli lanciavano. I ragazzi del reparto hanno colto lo sguardo umano, gioioso accogliente e tanti erano convinti che Papa Francesco li avesse guardati dritti negli occhi e avesse salutato proprio loro. Questo Papa con gli occhi arriva davvero al cuore di tutti!!!
I capi e i rover/scolte sapranno sicuramente meditare le parole del Papa che ci ha chiamati a “costruire ponti” per “una nuova capacità di dialogo nella società civile ” a “integrarsi nella pastorale della chiesa particolare” ad “accostarsi alla Parola con metodi nuovi” come la catechesi narrativa.
Roberto, capo gruppo
Parma 6
Quando è arrivato l’invito di Papa Francesco come Co.Ca. ci siamo chiesti perché andare? Perché andare questa volta e non un altro giorno? Andare solo con Co.Ca. e clan o con tutto il gruppo.. ma siamo matti a portare i lupetti? Andare perché innanzitutto se ti invita un amico a casa sua è cortesia rispondere positivamente. Andare per mostrare ai nostri ragazzi che fuori dal nostro quartiere, dalla nostra città tanti fratelli e sorelle si sono messi con gioia e coraggio in cammino per pregare insieme per qualcosa di più grande di noi stessi. Andare per vivere tutti insieme, lupi, reparto, clan e co.ca., una cosa bella: il dono dell’incontro con Papa Francesco. Vedere lo stupore nei volti dei nostri ragazzi all’arrivo del Santo Padre e la loro allegria durante tutta la giornata, ha reso quest’esperienza indimenticabile.
Piacenza 7
Un’emozione di quelle che ti prende allo stomaco, che trattenere le lacrime ti sembra impossibile… Un’ emozione che ci ha preso subito alle 8.00 quando siamo arrivati in Piazza San Pietro!
La gioia più grande, quella immensa quella che ti rende difficile la non commozione è poi arrivata verso mezzogiorno quando Lucia, 10 anni, una lupetta come tante altre con l’unica differenza di avere un cromosoma in più, che la rende speciale, si è tuffata tra le braccia di Papa Francesco!!! Il nostro gruppo, Piacenza 7, dal branco alla comunità capi è scoppiato in un pianto e in un grido di un’emozione che se non sei lì e non lo vivi non sai come descriverlo.
Ogni cosa, se si vuole, può diventare POSSIBILE! Lucia è determinata nelle sue aspettative, lei voleva salutare il Papa di persona e nella sua missione è riuscita!
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Pensieri di Lucia (lupetta nella foto): “ Sono felicissima di aver salutato e abbracciato il Papa di persona! È molto alto, bravo e morbido. Lui mi ha regalato una sua foto e una coroncina del rosario, io però non avevo niente da lasciargli e mi è dispiaciuto. Però sono tanto felice e ancora un po’ emozionata”
Porto Garibaldi 1
Le Parole di ieri di Papa Francesco mi hanno fatto riflettere su quanto Dio disse al giovane Francesco: «Francesco, va e ripara la mia Chiesa che, come vedi, è tutta in rovina!». “
Francesco ci ha chiesto di costruire “ponti non muri…”, ponti per edificare con passione fede-carità-speranza. Dobbiamo essere pietre vive: una chiesa con muri spessi e forti invisibili all’occhio dell’uomo, ma gradevoli all’ occhio di Dio.
Ponti costruiti su solide pietre-relazioni con genitori, con i ragazzi che ci vengono affidati, tra noi capi perché siamo il passaggio da una situazione all’altra, la nostra arte di costruire sia “sacra”.
Catia, capo gruppo
San Felice sul Panaro 1
L’espressione che accomuna tutti: “E’ stato bellissimo”. Sperimentare le parole della cerimonia delle promesse “da oggi entrerai a far parte della grande famiglia degli scout”, non è di tutti giorni scoprire che non siamo soli a condividere un’idea un progetto. L’emozione di vedere il Papa, le sue parole di incoraggiamento e di raccomandazioni, vederlo uno di noi. Lasciarsi trascinare dalla gioia di cantare, ballare, animare in modo unico. Una festa che ti regala un sorriso particolare, una carica che non ti fa dormire anche quando sei stanco da matti, e vai avanti a cantare anche quando qualcuno sul pullman ti dice riposatevi un po’, ma la carica è tanta. Ritornati a casa si era pronti a ripartire, ma la festa è oramai finita continua a vivere ancora oggi con commenti, ricordi, nuove amicizie e una nuova frase che li riaccomuna “Io c’ero”.
Questa è l’impressione raccolta un po’ su tutti, era un qualcosa di cui il nostro reparto aveva bisogno.
Gianni, capo reparto
Soliera 1
Partiti con lupetti e lupette, esploratori e guide, rover e scolte sotto la guida del nostro assistenze ecclesiastico Don Marco abbiamo iniziato il nostro pellegrinaggio con la benedizione del pellegrino. La strada fatta insieme e l’attesa sono state esperienze intense che sono culminate con la commozione alla vista del Santo Padre.
Certi di essere sempre in cammino cogliamo l’invito a costruire ponti e non muri nella nostra comunità parrocchiale così accogliente nei nostri confronti.
Portiamo a casa un sorriso e un seme piantato nei nostri cuori.
Grazie Papa Francesco!
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Per me è stata un’esperienza meravigliosa: già in autostrada vedere tutti quei pullman pieni di scout dirigersi verso la stessa meta è stata un’emozione indescrivibile. Come è stato indescrivibile vedere a Roma una folla di così tante persone vestite tutte con la stessa uniforme, e avere tanti accenti diversi ed essere lì tutti per lo stesso obiettivo e scopo…
Infine quando è uscito Papa Francesco e sapere che lui ci ha chiamati lì e ci voleva lì, due lacrime mi sono scese…
Una gran bella esperienza, che mi porterò dietro per sempre!!!!
Marzia
Settore PC
Pensiero sentimentalista su Roma.
Ero dentro la piazza, con il giubottino arancione della PC, quando i piccoli fiumiciattoli di camicie azzurre hanno iniziato a scorrere tra i corridoi delle transenne. All’inizio erano piccoli torrenti e poi una marea azzurra sempre più straripante, che ha riempito con impeto la piazza. E un’emozione bellissima si è dilatata dentro di me,un senso di fraternità,di appartenenza che non riesco a trovare in nessun altra esperienza. Un’emozione che mi fa sentire, ogni volta, che questa grande avventura che è lo scoutismo è una cosa Bella, una cosa Buona e Vera.
Lucia
Route: il dono del pellegrino
Tra i Rover e Scolte che hanno percorso in bicicletta la distanza che separa S. Rossore da Piazza S. Pietro, in continuità con l’impegno della Route nazionale, c’erano Samuele del Nonantola 1 e Klodian del Piacenza 3.
Eccoli al loro arrivo in piazza, all’incontro con i Presidenti del Comitato nazionale.
1 Reply to "Una moltitudine di pensieri"
Elena 3 Luglio 2015 (11:38)
Ciao, sono una scolta del gruppo Ravenna 4.
con il mio gruppo siamo partiti a mezzanotte verso Roma, per partecipare all’invito che il Papa ha mandato a tutti gli scout dell’Agesci (Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani).
Alle 7.30 eravamo in fila per entrare in piazza e dopo tanta attesa ce l’abbiamo fatta! 100 000 scout provenienti da tutta Italia, insieme per un solo sogno, ascoltare la parola di Papa Francesco. Sotto al sole, tanto caldo, ma questo non conta, questo non riesce a fermare 100 000 ragazzi, questo non riesce a farli smettere di cantare e di sorridere.
E poi arriva, lo vedi da lontano e già ti senti meglio, dimentichi tutto. Lui con quel sorriso riesce a far coinvolgere tutti, riesce a renderti migliore la giornata. Dopo tanto divertimento e dopo tanti canti, la piazza, migliaia di ragazzi, tutti in silenzio per ascoltare il suo discorso. Parla a noi come un fratello maggiore dicendoci : “Vi dirò una cosa – ma non vantatevi! -: voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia. Grazie! Associazioni come la vostra sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito Santo suscita per evangelizzare tutti gli ambienti e settori. Sono certo che l’AGESCI può apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società. Mi raccomando: capacità di dialogo! Fare ponti, fare ponti in questa società dove c’è l’abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per favore! E col dialogo, fate ponti.
Che grande energia ho sentito dopo che Papa Francesco ci ha parlato, abbiamo iniziato ha sventolare i nostri fazzolettoni che hanno portato alla piazza un arcobaleno di colori.
E’ questo che si sente a essere scout tutti uniti a formare una grande famiglia.
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La moderazione non è immediata.