ll libro che racconta i primi dieci anni del “Granello di senapa”.
Il Granello di senapa è un tavolo di coordinamento tra diversi Uffici pastorali ed Enti che propongono insieme un progetto formativo sui temi dell’educazione alla mondialità, alla pace e alla salvaguardia del creato. Ha da poco compiuto dieci anni e può vantare migliaia di ore di formazione nelle scuole, nei gruppi, negli scout, negli staff educatori, nelle parrocchie, ecc. Un lavoro guidato e commissionato da un tavolo istituzionale, ma portato avanti con creatività e impegno da un gruppo di giovani (professionisti e volontari) che ha di gran lunga superato il centinaio di membri.
Una realtà che ha lavorato parecchio senza fare tanta polvere, con umiltà e fiducia. Chi l’ha conosciuta, sia dall’interno che dall’esterno, ne ha apprezzato l’impegno e la metodologia. Tanto da indurre i vertici della Caritas nazionale a chiedere di mettere a disposizione del grande pubblico la mole di conoscenze e attività via via acquisite.
Il libro che verrà ha questo scopo. Se siamo riusciti a coinvolgere bambini, giovani, famiglie, insegnanti ed educatori in un progetto formativo su questi temi è grazie all’impegno profuso dalla nostra diocesi che ha impiegato persone a tempo pieno per tale attività. E’ un peccato che gli “incontri” inventati rimangano chiusi negli armadi della sede. Ciò che abbiamo potuto inventare e sperimentare vorremmo metterlo a disposizioni di tutti coloro che hanno a che fare con l’educazione.
Il testo, a cui è allegato un CD ricco di materiali, non è un invito a “copiare”, ma una proposta che se è confacente con le caratteristiche del proprio gruppo di ragazzi bene, altrimenti “sarà per la prossima volta”. I temi toccano l’amplissima gamma delle preoccupazioni della Chiesa per “umanizzare la fede” ed “evangelizzare l’umano” che stanno a cuore ai nostri vescovi in modo particolare in questo decennio dedicato all’educazione. Si va dalle dimensioni interiori e profonde della persona (le relazioni, l’affettività, le scelte di vita, la vocazione) fino alle sfide che investono l’intero globo e i suoi abitanti (le risorse, i conflitti, la pace, la giustizia, la cittadinanza, l’integrazione…). Ciò che risulta più originale e merita attenzione, tuttavia, è la metodologia utilizzata. Anzitutto nella strutturazione degli interventi che vengono co-progettati insieme agli interlocutori. Sempre di più nel corso di questi dieci (ormai undici e siamo entrati nel dodicesimo) anni è emersa la necessità di progettare attività su misura in base alle esigenze degli utenti. Abbiamo abbandonato le linee di prodotti preconfezionati a favore di una progettazione in situazione, attraverso un dialogo con insegnanti ed educatori, nel rispetto delle diversità delle esigenze particolari. Ma poi c’è la grande attenzione al linguaggio, alla metodologia attiva, alle dinamiche di partecipazione, che permettono ai ragazzi di apprendere nuove conoscenze mettendo in gioco quello che possiedono. Un modello pedagogico che non punta soltanto all’acquisizione di nuovi contenuti o competenze, ma che coinvolge le dinamiche simboliche e identitarie della persona spingendola a mettere in discussione ciò che appare scontato e avanzando nell’esplorazione dell’ignoto.
Ne risulta un corpus assai ricco, che non scade nella sterile ripetizione di se stesso o nella riproposizione statica dell’intuizione originale, ma rimane sempre aperto e si arricchisce di nuovi contributi.
Il libro è testimonianza di questa ricchezza, che vale la pena riprendere e utilizzare nelle nostre attività educative, ma è anche un trampolino di lancio per ampliare gli orizzonti e maturare nuove proposte, nell’attenzione al repentino cambiamento degli scenari mondiali e nelle mutate esigenze dei linguaggi pedagogici. Dietro questa pubblicazione c’è la volontà di mettere a disposizione del pubblico dieci (e passa) anni di esperienza. Ma ancor di più la segreta speranza di vedere molti altri “granelli” seminati nei solchi della nostra Chiesa, crescere e fare “rami così grandi che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido alla sua ombra” (Mc 4,31).
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