Alle 05.30 di mattina l’aria è ancora frizzantina e la stazione ferroviaria di Fidenza è praticamente vuota, qualche persona che gironzola per le banchine in attesa del treno e poi io, con il mio zainone sulle spalle e l’uniforme addosso, si ritorna a Finale Emilia ma stavolta, a differenza di Giugno non più nel campo 6 ma al C.O.C.(centro operativo comunale).
Arrivata vengo accolta da Giorgio Marchetti il cui lavoro sarebbe gestire l’ufficio ambiente con le competenze di Territorio, ambiente, verde urbano, fitodepurazione, controllo appalti NU e depurazione acque, in più la gestione delle squadre volontari, che non è da poco! Insieme a lui c’è Lorenzo Benincasa, soprannominato Benny, che si occupa della logistica e dell’approvvigionamento dei campi.
Le mansioni a cui devo adempiere in questo servizio sono principalmente amministrative e consistono nel gestire le relazioni tra il C.O.C. e l’esterno, cioè i due campi che sono rimasti aperti, tra volontari e ospiti, organizzare la diversa modulistica di rimborso spese, attestazioni varie e i rapporti magazzino e campi. Oltre a tutto questo mi è stato chiesto di tenere un contatto con il C.O.R. (centro operativo regionale), che prevede il concorso di molteplici componenti istituzionali e strutture operative a livello statale, regionale e locale, che si coordinano e si organizzano ai fini della salvaguardia dell’incolumità dei cittadini, della tutela dell’ambiente e degli insediamenti civili e produttivi dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi.
Il mio alloggio invece era nel Campo 6, stesso campo in cui avevo già prestato servizio per una settimana il Giugno scorso. Lì ho incontrato due ragazze del clan dell’ Alfonsine 1, Michelle e Cristina, e due del Forlì 14, Giulia e Camilla, subito con loro si è creato un legame di collaborazione e amicizia molto forte. Oltre a loro ho avuto il piacere di rivedere Giovanni Mari (Incaricato EPC di Ferrara e responsabile della segreteria), molti volontari dei V.A.B. con cui avevo già collaborato e alcuni ospiti del campo i quali, purtroppo, non hanno ancora avuto l’agibilità della loro abitazione o non ne hanno trovata una sostitutiva. Tutti mi hanno accolto a braccia aperte e fatto una gran festa e, per un momento, mi è sembrato di ritornare a casa. Credo che la cosa più bella sia semplicemente quella di far servizio, di mettersi a disposizione e rendersi utili che il resto poi viene da sé.
Venerdì sera ci hanno raggiunto Alessio e Nicolò, capi clan del Forlì 6 con tre loro scolte che avrebbero fatto servizio di animazione e aiuto cucina lì al campo, mentre Sabato è arrivato Piero del Fidenza 2 il quale avrebbe prestato servizio nella segreteria.
Come la stanchezza la senti solo quando ti fermi a sedere, anche questi cinque giorni sono passati veramente molto velocemente e l’ora del ritorno è imminente. Così ci si rimette lo zaino sulle spalle e si ritorna a casa con il cuore un po’ stretto e nella mente tanti ricordi!
Simona Maini
Fidenza 1
2 Replies to "Finale Emilia… C’è chi va e c’è chi torna"
Giovanni Mari 4 Ottobre 2012 (11:16)
Come il terremoto entra nella testa di chi viene colpito, così l’esperienza di servizio in una tendopoli di emergenza lascia un segno nei volontari e nelle persone che che conosci.
Al campo 6 molte volte mi hanno richiesto se e quando sarebbe tornato il tal volontario.
Il gruppo di Fidenza ha lasciato un segno.
Grazie
Federico 29 Giugno 2014 (14:40)
Quel Lorenzo Benincasa ora non c’è più è un bene che lo ricordi. ha dato tanto della sua vita al volontariato.
B.
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