Scout e terremoto: diario del 5 giugno

TERREMOTO: DIARIO 5 GIUGNO 2012
(a cura dell’inc. Comunicazione Agesci Emilia Romagna)

Al richiamo del fratello in difficoltà molti corrono, si precipitano, animati da un sano spirito di servizio. I nostri capi scout di fuori regione premono per dare una mano e molte comunità RS soffrono di non potere dare il loro contributo in questa fase. Diverse persone, anche non appartenenti al nostro mondo scout, dimostrano la loro vicinanza e ci offrono aiuti di vario genere. Tutto questo è molto bello.
A fronte della grande generosità e voglia di aiutare, è necessario un parallelo lavoro organizzativo per fare sì che questo aiuto sia efficace e continuo nel tempo, al di là del momento emotivo attuale, che giustamente tutti ci interpella.
Quando ci si prende un compito è poi necessario mantenerlo e le nostre forze sono quello che sono. Queste prime settimane di emergenza i turni sono stati  coperti bene, ma dobbiamo necessariamente pensare al dopo e a proseguire il nostro aiuto, che sarà sempre meno logistico e sempre più di supporto alle persone del campo. Tutti quelli che si sono offerti di dare una mano avranno modo di farlo.
Nella gestione dell’emergenza attualmente tutto è passato al DI.COMA.C. (Direzione di Comando e Controllo) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e questo sta portando certamente un maggiore rigore nella gestione dell’emergenza e richiederà da parte nostra un rinnovato impegno anche nelle questioni burocratiche. Dobbiamo fare bene il nostro servizio in loco, ma dobbiamo altrettanto bene seguire le procedure istituite e muoverci di conseguenza, senza essere approssimativi. Mi sentirei di dire che questa “forma” è anche “sostanza” proprio per tutelare le persone colpite dal sisma.
Di seguito riporto un estratto della mail di ieri sera di Davide (incaricato Agesci regionale alla protezione civile) che riassume la situazione e le procedure da seguire. Alleghiamo inoltre l’informativa che la segreteria nazionale ha fatto circolare in datra odierna.
 

COMUNICAZIONE INCARICATO AGESCI REGIONALE ALLA PROTEZIONE CIVILE

Ciao a tutti,
a fatica ed impegnato come tutti voi, vi scrivo questa “breve” mail per fare il punto della situazione e per le direttive future.
Intanto grazie per il prezioso lavoro svolto, per la competenza e la passione dimostrata nel fare servizio.
Il ritorno fino ad adesso è solo che positivo da parte di tutti, istituzioni e non. Siamo il punto di riferimento in diverse occasioni, diventiamo visibili in mezzo a chi veste “l’alta visibilità”.
Svolgiamo con serietà i compiti che ci vengono richiesti, abbiamo capacità di adattamento in ogni situazione, e chi ci sta attorno non fa altro che dire, cito testuali parole di un funzionario della Regione: “alcuni compiti importanti in posti strategici è bene che li svolgano gli scout perché loro sono gente a modo e quando prendono un impegno lo portano a termine in ogni situazione”.
Non vi dico tutto ciò perche noi abbiamo bisogno di essere lodati per quello che facciamo, lo dico perché voglio condividere con voi quello che mi sento dire giornalmente da chi opera alla regia di comando e con il quale sono costantemente in contatto.
 
Di seguito le attivazioni (Agesci)ad oggi:
10 persone al campo Mirandola
7 persone al campo Medolla
5 persone al campo Bomporto
2 persone al COC Finale Emilia
4 persone alla segreteria di Finale Emilia campo 6
2 persone al COC Mirandola
2 persone al CCS Modena
2 persone alla segreteria di Rovereto (Novi)
4 persone alla Segreteria di Crevalcore
1 persone al COR
5 persone al magazzino di Finale Emilia

INSEDIAMENTO DICOMAC – Da oggi si è insediato all’interno dell’emergenza il DICOMAC del D.P.C. (Dipartimento della Protezione Civile) in sede della Regione Emilia Romagna in viale Silvani 6, quindi ufficialmente il controllo è stato preso in mano dal Dipartimento che fa capo a Gabrielli.
Più si alza il livello e più dobbiamo essere precisi nel rispettare le attivazioni e la raccolta dati che poi verranno inseriti all’interno del sistema.
Da domani (oggi ndr) attiverò la segreteria Agesci d’emergenza. Sarà un modo per gestire la centralizzazione dei dati ed essere fisicamente vicini all’area di comando.

PROCEDURA COORDINAMENTO VOLONTARI – Rivediamo le sigle: COC (centri operativi comunali) COM (centri operativi misti) CCS (centro di coordinamento soccorsi) COR (Centro operativo Regionale) DICOMAC (Direzione Comando e controllo.
Attualmente sul territorio vi sono COC, CCS e COR.
I COC dove istituiti, in base alle necessità/emergenze, fanno richiesta di aiuti al CCS che filtra e invia il tutto al COR per l’attivazione. A sua volta il COR, contatta il responsabile del coordinamento/associazione e concorda l’intervento facendo seguito all’attivazione.
Il responsabile del coordinamento/associazione, in base alle disponibilità attiva mezzi, materiali e persone.
Non vi è altro modo per intervenire sul territorio della zona rossa.
Con l’avvento del DICOMAC e dei CCS la procedura sarà la medesima, I COC trasferiranno le richieste ai COM che le gireranno al DICOMAC che collabora in pieno con il COR che attiverà le squadre.

INFORMAZIONI PER LA SQUADRA/VOLONTARIO CHE GIUNGE SUL POSTO – Tutti devono avere i DPI (dispositivi di protezione individuali) in base alle mansioni da svolgere.
(es: per il montaggio tende dei campi, anche noi scout, dobbiamo avere scarpe antinfortunistica, guanti e casco; per animazione in ludoteche o asili, non servono DPI particolari).
Quando si giunge sul posto, è necessario accreditarsi a COC/COM fornendo i propri dati ed il periodo d’intervento; successivamente ci si reca sul luogo specifico dell’intervento. Al termine del servizio ritira attestato di partecipazione al COC/COM.
Il capo squadra prende contatti con il Capo Campo (massima autorità all’interno del campo).
il capo squadra al termine del servizio effettuerà verifica scritta e la invierà all’Incaricato protezione civile di zona che ne curerà la trasmissione al sottoscritto.
Il capo squadra sarà in costante contatto con l’Incaricato di Zona per qualsiasi problematica, che immediatamente riferirà al sottoscritto che cura i contatti istituzionali fra l’associazione e l’amministrazione regionale.
 
PER CHI NECESSITA DI ART 9 E 10 DPR 194/01 – Fornire al proprio Incaricato di Zona: attestato di servizio, copia dei documenti compilati e firmati dal datore di lavoro.
Allo stesso fornirete la scheda carburante per il consumo di carburante o eventuale biglietto del treno, scontrini autostrada, ecc…
L’Incaricato di Zona raccoglie immediatamente i dati della squadra, e invia all’Incaricato regionale il file Excel previsto per l’attivazione dell’assicurazione; inoltre raccoglie la documentazione per l’art 9. e per i rimborsi, ed a fine emergenza invia il tutto all’incaricato Regionale.

AAA CERCASI CAPI AGESCI EMILIA ROMAGNA PER NUOVI TURNI – Lo sforzo di questi giorni è tanto. ed i servizi da svolgere sono numerosi, mi duole dire che in proporzione alle nostre potenzialità stiamo dando davvero il minimo, naturalmente parlo di disponibilità di partecipazione dei capi.
È un appello che faccio soprattutto alle zone che sono rimaste un po’ in silenzio. Spronate i vostri capi a dare disponibilità al servizio perché la nostra regione sta soffrendo e noi dobbiamo essere pronti a servire. Le disponibilità stanno calando e a mala pena riusciamo a turnare le attivazioni in essere.
 
DISPOSIZIONI PER TUTTI – Cerchiamo di limitare al minimo le disponibilità ai coordinamenti, per svolgere mansioni a noi più consone (I Presidenti dei coordinamenti sono stati opportunamente informati dal sottoscritto)
Si interviene come AGESCI regionale.
In linea di massima le attivazioni saranno SETTIMANALI o al massimo la settimana potrà essere divisa in due.
Il capo Squadra deve essere formato con l’iter dell’associazione e con comprovata esperienza (meglio se con corso base, di questo avremo modo di parlare a gioco fermo); le Squadre sono da minimo 4 persone.
Al momento NON possono partecipare GLI RS maggiorenni. Anche se un intervento con gli RS maggiorenni sarà valutato a breve.
NO assoluto a clan che intendono raggiungere la ZONA Rossa. (ciò si intende che i clan non dovranno sognarsi di piazzarsi appena fuori i campi di accoglienza. TUTTE LE ZONE COLPITE SONO ZONA ROSSA.
Da adesso in poi NON sono più tollerate auto-attivazioni di nessun genere.

VARIE – come voi tutti sapete, il 16 prossimo mi sposo e, anche se a malincuore, dovrà passare a qualcun’altro l’enorme carico attuale del mio incarico.
Per mia natura non sono abituato a “scaricare” quelli che sono i miei doveri, ma per gioco forza ne sarò costretto.
Un consiglio che do a tutti e in primis a me stesso: un’attenta e metodologica raccolta dei dati porta a un minore lavoro di sintesi finale.
Ancora una volta prima di darvi la buonanotte, vi invito a spronare i capi della vostra zona, affinché si sentano investiti dal mandato dell’ “Essere pronti per essere utili” anche in questa circostanza.
Per qualsiasi cosa contattatemi senza alcun problema.
Fraternamente,
 
Davide Licata
Incaricato settore Protezione Civile
AGESCI Regione Emilia Romagna

 

 

DALLA SEGRETERIA NAZIONALE AGESCI
FASE ATTUALE del Protocollo Operativo dell’AGESCI:
AGESCI EMILIA ROMAGNA Codice ROSSO
Per tutti gli altri livelli associativi codice  GIALLO-ARANCIO
L’emergenza è di tipo “c” (Nazionale) ma il volontariato può intervenire SOLO su richiesta (e sotto il coordinamento) delle competenti autorità di Protezione Civile delle Regioni interessate dal sisma.
I volontari dell’AGESCI dell’Emilia Romagna stanno operando poiché attivati dalla competente autorità di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna. Sul sito web regionale  https://www.emiroagesci.it/ c’è un costante aggiornamento sulla situazione e sull’intervento associativo regionale.
In Lombardia l’AGESCI non ha ricevuto attivazioni dalle autorità di Protezione Civile.
Al momento non c’è nessuna attivazione per l’AGESCI di altre Regioni , fatta eccezione per alcune componenti Associative facenti parte di alcune Colonne Mobili Regionali.  E’ comunque opportuno che, per “essere preparati”, ogni livello associativo (IR Prot. Civ., IZ Prot. Civ., ecc.) verifichi la disponibilità di volontari e squadre per un eventuale intervento.
Visto il continuo evolversi della situazione NON è consigliato, per il momento, l’intervento attivo degli RS maggiorenni.

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