di Raffaella Bertoni e Fabio Cassanelli (inc. Organizzazione Regionali)
Articolo pubblicato sul Galletto n. 2/2012, pag. 16
Accidentaccio anche quest’anno abbiamo dovuto “assorbirci” la presentazione del bilancio regionale, nonché una sessione di lavoro in assemblea proprio sul bilancio. Numeri e solo numeri, comprensibili esclusivamente agli addetti ai lavori, che ben poco hanno a che fare con il nostro servizio. No, cari miei, così non va, dobbiamo cambiare questa “concezione” che abbiamo del bilancio, se davvero è questa. Cerchiamo di vederlo in un modo diverso: è uno strumento del nostro progettare insieme, come lo specchio delle nostre scelte condivise, del nostro operare in modo trasparente. Scopriremo allora che le voci ed i numeri del bilancio regionale (e non solo, anche quello della nostra zona, del nostro gruppo) hanno un’anima. Esse ci dicono dove vogliamo andare e come ci vogliamo arrivare, ben tenendo presente sia chi siamo, sia quello in cui crediamo. I nostri bilanci sono espressione del “progettare” del “realizzare” di persone econome e laboriose, di persone leali, di persone oneste, di persone che hanno il senso della giustizia. Quindi, quando li redigiamo, pensiamo a ciò, e poi non chiudiamoli in un cassetto, oppure non dedichiamogli due sbrigativi minuti nel presentarli, ma partiamo da questi e utilizziamoli anche per spiegare le mete che vogliamo raggiungere, e per mezzo (anche) di questi poi verifichiamo se e come tali mete siano state effettivamente raggiunte. In questa ottica l’esame del bilancio, le eventuali proposte per integrarlo, la sua approvazione diventano gesti coerenti e fondamentali del nostro essere capi in Agesci, ma non solo. Anche in tutti gli ambiti in cui operiamo l’idea di trasparenza e correttezza nella gestione del denaro ci permette di essere cittadini onesti, rispettosi del bene comune, non persone capaci per un pugno di euro a dimenticarci di tutto e di tutti.
Cosa dicono i documenti associativi?
Statuto, art. 55: Ciascun livello dell’Associazione (Gruppo, Zona, Regione, livello nazionale) è responsabile della propria amministrazione e finanziariamente autonomo.
Statuto, art. 83: Entro quattro mesi dalla chiusura di ciascun esercizio, che va dal 1 ottobre al 30 settembre dell’anno successivo, gli organi responsabili di ciascun livello associativo redigono il bilancio consuntivo dell’esercizio precedente, quello preventivo dell’esercizio successivo e predispongono le eventuali variazioni al bilancio preventivo dell’esercizio in corso. […] Per il livello di Gruppo, i bilanci devono essere illustrati anche alle famiglie, in un’ottica di trasparenza offerta, anche se non richiesta.
Per approfondire: Linee guida per un’economia al servizio dell’educazione, in Atti del Consiglio Generale 2011, pag. 34
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