Acqua, dono di Dio e bene comune

Il Vescovo di Reggio Emilia, Adriano Caprioli, ha recentemente affermato: “L’acqua è fonte di vita. Privatizzare significa diventare proprietari della vita altrui. Perciò l’acqua deve restare pubblica. Chi la gestisce deve essere attento a non farne un oggetto di conflitto e i beni essenziali devono essere gestiti in modo solidale. Il compito della chiesa è quello di formare rispetto a quelli che sono i valori da difendere. La globalizzazione fa crescere nuove forme di povertà e bisogna cercare di rendere i beni di prima necessità a portata di tutti”
Il vescovo ha così riferito durante il suo interveno presso il vescovado per la presentazione della campagna “Acqua. Dono di Dio e bene comune”, promossa dalla Rete interdiocesana nuovi stili di vita (nata nel 2007), a cui appartiene anche la diocesi reggiana.

E’ chiara dunque la posizione del Vescovo a favore del “sì” per quel che riguarda il referendum del 12-13 giugno contro la privatizzazione dell’acqua. Per maggiori informazioni sul referendum http://www.referendumacqua.it/

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