Una mascherina non può nascondere lo stile scout

Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio, per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la legge scout.

Del nostro meglio per essere pronti a servire.

Questi sono la nostra promessa e il nostro motto: questo è il momento di fare del nostro meglio. Come diceva B.-P. uno scout ha sempre le maniche rimboccate ed è sempre pronto a fare qualcosa.

Pronto in ogni circostanza, anche quando arriva un virus che coglie tutti impreparati e ci colpisce travolgendo le nostre abitudini, senza preavviso: bisogna essere pronti a servire.

In un momento in cui tutto è fermo abbiamo avuto la fortuna di poterci mettere in cammino, di agire, di fare nel nostro piccolo qualcosa di grande per la nostra comunità.

Spesso in comunità capi ci interroghiamo su cosa possiamo fare per il territorio. In questo periodo abbiamo avuto l’occasione di rispondere ai bisogni del nostro paese, di essere di supporto al comune che ci chiede aiuto.

Il nostro servizio consisteva nella consegna di mascherine ai concittadini e nella consegna a domicilio dei libri della biblioteca. All’inizio ci sembrava di non fare abbastanza, ma durante il servizio abbiamo capito che è lo spirito con cui l’abbiamo svolto che ha reso la semplice consegna di mascherine e libri un gesto grande.

“Sorridono e cantano anche nelle difficoltà”. Questo è lo stile che ci contraddistingue, anche con una mascherina che nasconde i nostri sorrisi. Le emozioni che hanno suscitato le nostre esperienze sono varie: riconoscenza per come le persone hanno accolto il nostro servizio; gratitudine per aver aiutato il prossimo, soprattutto quando si trattava di persone fragili; alle volte anche solitudine, perché il nostro servizio si svolgeva da soli, ma allo stesso tempo gioia nell’incontrare le persone, seppure a distanza.

Siamo grati perché ci è stata data la possibilità di riscoprire il nostro paese, di riconoscere che a volte chi ha bisogno sono proprio le persone che stanno accanto a noi.

Grazie Signore perché sotto la tua guida, abbiamo affrontato questa situazione con uno sguardo positivo, perché Gesù ci invita a riconoscere in una situazione di difficoltà non un problema da risolvere, ma una possibilità di amare di più, prendendoci cura di chi ha bisogno.

Ilaria Schiavi – Nonantola 1

Elisa e Arianna

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